– 1 mese a Natale! Pandizenzero e Gingerbread House…

25 Novembre, 2013

Poco a poco l’aria gelida è scesa ad accarezzare i tetti di Seregno, un’aria che sa di Nord, che profuma di pino e di ghiaccio… un’aria cristallina che ti permette di vedere le cime delle montagne svizzere innevate, una luce bianca… un cielo bianco… un’atmosfera sospesa che ti fa sentire odore di neve nell’aria e che qualche piccolo cristallo già te lo regala nelle primissime ore del mattino, quando tutti ancora dormono e solo tu la percepisci….
In casa, timidamente, i primi segni del Natale stanno facendo capolino dalla soffitta.
Soffio la polvere sugli scatoloni, estraggo ghirlande e muschio, candele bronzate e angeli di porcellana… tante cose rimangono ben riposte nelle scatole perchè quest’anno l’istinto di creare la fa da padrone e la ghirlanda di calzine numerate con i giorni dell’Avvento rimane ben piegata in soffitta, al suo posto un’alzatina improvvisata con muschio e  minuscole pigne raccolte in Alto Adige questa estate, proprio difronte al lago di Resia, e 4 vasetti vuoti della marmellata, ogni vasetto un numero… ogni numero una domenica di Avvento con la sua candelina da accendere… niente di più semplice… niente di più caldo e sincero di una fiammella …
Oggi vi riporto all’attenzione una vecchia ricetta del blog, forse i vecchi post spesso non vengono considerati ma possono nascondere delle chicche ^^ come la mia primissima Gingerbread House realizzata in pandizenzero e ghiaccia reale.
In questi giorni sto realizzando 11 casette, sto cuocendo tutte le basi che andremo a decorare con i ragazzi (ed i bambini) dei due corsi natalizi in programma a Dicembre e su Instagram (dove chi ha la sfortuna di seguirmi ^^ vede un po’ di vita vissuta in casa mia) piovono richieste della ricetta per fare il pandizenzero, alcuni curiosi sopratutto dopo aver visto la fotografia in cui… mescolavo l’impasto con un mestolo di legno (questa cosa ha lasciato di stucco anche me la prima volta, chissà com’è pensavo che fosse una specie di frolla, invece il procedimento è ben diverso… bè, non vi ho incuriosito? ^^)
Come ho anche spiegato sulla pagina Facebook di Chi ha rubato le crostate? sto realizzando anche un tutorial per realizzare delle minuscole casettine da appendere alla tazza (idea regalo), il tempo di sistemare per bene tutte le foto ed arriva anche quello, così come arriveranno idee di frolle speziate e biscotti per gli intolleranti a latte e uova… insomma qua la produzione è ben avviata!
Basta parlare, ecco la ricetta “storica” del blog, le foto invece sono state realizzate lo scorso anno per lo Speciale di Natale della rivista A Tavola che ha chiesto la mia collaborazione per l’articolo riguardante la Casetta di Pandizenzero.
Buon lavoro!

Ingredienti per il Pandizenzero
250g burro
200ml miele di castagno
400g zucchero
2 cucchiai di cannella
1 cucchiaino di cardamomo
1 cucchiaino di zenzero in polvere
1 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
200ml di acqua
1 cucchiaino di lievito in polvere
650g farina 00

Glassa Reale (ingredienti per una dose, io ne ho fatte 2 perchè ne ho usata parecchia per decorare)
1 albume (circa 35g) a temperatura ambiente e “vecchio” di un giorno almeno
un paio di gocce di limone
250g circa di zucchero a velo

Per decorare:
caramelline, zuccherini, perline argentate (di zucchero!), bastoncini di zucchero, lenti di cioccolato…

Allora, procediamo con ordine, prima di tutto dovete decidere le dimensioni della vostra casetta e prepararvi il modello di tutte le pareti e delle falde del tetto su un cartoncino, in modo che possiate usarle per ritagliare le parti di biscotto.

Iniziare qualche giorni prima dell’inizio dell’opera preparando in pandizenzero (dovrà riposare in frigo almeno un paio di giorni prima di utilizzarlo). Munitevi di una grossa ciotolona in cui impastare e fate spazio nel frigorifero in modo che possa trovare spazio.
In un pentolino sciogliere a fuoco lento il burro con il miele, versare il composto ottenuto nell grossa ciotola dove avrete messo lo zucchero e le spezie, mescolare sino allo scioglimento dello zucchero. Aggiungere l’acqua e, sempre mescolando, tutta la farina e il lievito. Mescolare con cura.
La consistenza finale del pandizenzero sarà molto simile ad un impasto per torta lievitata, fate conto che non l’ho toccato con le mani, ho mescolato tutto con il mestolo di legno, non aspettatevi un composto come la pastafrolla, è molto molto più morbido e appiccicoso, ma non temete, passati i giorni di riposo in frigo diventerà come plastilina!
Ricoprite per bene la ciotola con della pellicola alimentare e mettete tutto in frigo.

Passati i giorni di riposo potete iniziare la realizzazione della vostra casetta. Togliete la ciotolona dal frigo e lasciatela a temperatura ambiente una ventina di minuti, aiutandovi con un coltello tagliate una buona porzione di impasto e lavoratelo brevemente con le mani in modo che si ammorbidisca un po’, infarinate la spianatoia e con un matterello stendete una sfoglia spessa 3-4 mm. Con un coltellino affilato ritagliate le pareti della casa aiutandovi con le sagome di cartone, mettetele su una teglia foderata di cartaforno e infornate a forno caldo a 170° C per circa 15 minuti, il biscotto non deve scurirsi, una volta sfornato risulterà morbido ma raffreddando indurirà.
Una volta cotte lasciate raffreddare completamente il tutto. Con la frolla avanzata create un cerchio che vi servirà come base di appoggio per la casetta, cuocetelo come per il resto delle pareti.
 Una volta cotto tutto potete tranquillamente riporre le pareti in sacchetti per alimenti e decorare i giorni seguenti, anche perchè per l’assemblaggio occorre preparare la glassa reale e farla riposare qualche ora in frigorifero.

Questa glassa è un vero e proprio cemento a presa rapida, secca in pochi minuti e vi permette di incollare al volo tutti gli elementi della casa senza dover passare ore a tener ferme le pareti, sopratutto è utilissima nel momento in cui dovrete posizionare il tetto!
Per prepararla dovete mettere l’albume in una ciotola, unire un paio di gocce di limone e iniziare a frullare con lo sbattitore elettrico. Appena inizierà a fare la schiumetta unire metà dello zucchero a velo a ricominciare a frullare facendolo assorbire del tutto prima di unire il rimanente zucchero. Otterrete una sorta di meringa densissima, alzando le fruste dovrà rimanere il ricciolo di glassa ben scolpito e fermo, nel caso fosse troppo liquida aggiungete altro zucchero, se invece fosse troppo asciutta basta unirvi un cucchiaino di albume (tenete sempre un uovo di scorta in frigo).
La glassa deve riposare in frigo, ben coperta, per qualche ora in quanto lo sbattitore elettrico l’avrà scaldata un po’. Si conserva tranquillamente per 2-3 giorni, nel caso non abbiate tempo di decorare ed assemblare tutto quanto. Fate conto che ho dovuto prepararla due volte, con una dose ho decorato e unito le pareti, con la seconda dose ho attaccato il tetto, fatto le rifiniture e decorato la base di supporto.

Una volta raffreddata la glassa potete iniziare a lavorare, io mi son trovata comoda nel decorare tutto prima di assemblare, in modo da lavorare sul piano orizzontale e controllare meglio la sac a poche, con le diverse bocchette ho fatto le rifiniture a meringhetta lungo i profili delle pareti, incollato gli zuccherini, le caramelle gommose… qua via libera alla vostra fantasia, sinceramente curiosando su Internet ho avuto modo di vedere tantissime casette super colorate, pieze zeppe di caramelle… io ho preferito lavorare maggiormente con la glassa creando meringhette e simili, credo che l’effetto finale sia un pochino più elegante, sarà che amo il bianco e l’effetto neve con qua e là dettagli colorati (una caramella, gli zuccherini…).

NB Se volete le finestre effetto “vetrata” sbirciate qua, vi spiego come si fa! ^^

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