La porta delle fate _ tutorial

12 Aprile, 2017

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Sono convinta che i bambini abbiano bisogno di credere in fate e folletti, in Babbo Natale e nella Befana, nella fata dei Dentini e perchè no, anche nell’ombra cattiva che si nasconde sotto il letto.

Qualcuno forse non lo sa, ma per diversi anni ho lavorato in una scuola elementare tenendo laboratori artistici e di costume teatrale con bimbi dell’età compresa tra i 5 ed i 10 anni, la cosa che maggiormente mi colpì era la totale assenza di fantasia ed indipendenza che questi bambini avevano dinanzi ad un foglio bianco: “Maestra dacci un modello da copiare” solo questa frase fa accapponare la pelle perchè chi più di un bambino non dovrebbe sentirsi completamente libero davanti ad un foglio.
Invece no, il modello da copiare seppellisce del tutto quel poco di fantasia che internet e televisione dovrebbero aver lasciato in ogni bambino, quella stessa fantasia che quando eravamo piccoli io e mio fratello ci faceva trasformare i cartoni impilati nel cortile del nonno in aereoplani e zattere con cui attraversare la tempesta che improvvisamente si scatenava nel bel mezzo di quei pomeriggi di luglio.
Babbo Natale era la figura magica la cui sagoma speravo di veder passare tutte le sere della Vigilia, quando me ne stavo a guardare fuori dalla finestra mentre attendevo che venisse pronta la cena, la Befana era colei che mi lasciava ogni anno una frase scritta sulla lavagna della cucina e una calza appesa al…  calorifero ^^

Ho dato per scontato che queste figure “magiche” esistessero ancora oggi, ma mi è bastato girare per i centri commerciali a ridosso di Natale per scoprire che tanti genitori acquistano i regali assieme ai loro bambini con frasi del tipo “Lo apri a Natale” …
Forse Babbo Natale è passato di moda? O forse i nostri bambini devono fare i conti sin da subito con il fatto che tutto questo non esiste e che la magia la leggi solo nei libri di Harry Potter?

Moda o non moda,  Crostatina crederà nelle fate e nei folletti, perchè anche la mamma ci crede.
Crederà in quelle ombre che si rincorrono sulle pareti non appena spegneremo la luce, nella musica costante che suonano le fate dietro quella porticina in basso, accanto al lettino e osserveremo assieme le piccole impronte di zucchero a velo che minuscoli piedini avranno lasciato durante la notte.
Di tempo per crescere ce n’è, perchè privare i bambini di quei sogni che solo quando si è piccoli si possono fare?

Ho scoperto le Fairy Doors ( Porte delle fate) leggendo l’articolo su Mamma Pret a Porter, un sito che nasce da una Associazione  di operatori del settore materno-infantile di stampo e carattere naturale, attivo sul territorio della Brianza (siamo praticamente vicini di casa) e che da anni promuove un approccio di tipo olistico e naturale nei confronti dei bambini e delle loro famiglie.

 

Fairy doors, o Porte delle fate, sono minuscole porticine che potete trovare agli ingressi delle abitazioni nascoste dietro ad un vaso di fiori o tra i tronchi degli alberi in un parco o nelle stanze delle comuni case private, spesso mi è capitato di vederle in America ed addirittura a Kyoto, che conducono all’interno dei luoghi abitati dalle fate.
Nelle camerette dei bambini altro non sono che piccoli spiragli che li mettono in comunicazione con i luoghi della loro fantasia, che li fanno continuamente credere al mondo magico dei sogni tanto diverso dalla realtà fatta di cose materiali, tv e tecnologia. Si lascia spazio alla loro immaginazione che saprà “vedere” il mondo che si cela dietro ad un minuscolo portoncino, rimarranno stupiti di veder sparire il proprio dentino lasciato sull’uscio di quella porticina, troveranno di tanto in tanto una margherita lasciata in dono dalle fate e perchè no, anche delle minuscole impronte.
Per i più pigri, Santo Amazon viene in aiuto proponendo Fairy Door già pronte, kit da montare o semplici stickers e decori da aggiungere alle vostre case ( fatevi un giro qui e troverete un po’ di tutto, dai cardini delle portine per completare le porte fai-da-te alle decorazioni da aggiungere nel periodo natalizio ai minuscoli accessori come la bottiglietta del latte da mettere vicino all’uscio ecc)

Personalmente ho preferito creare da me la mia Fairy door, per cui oggi non vi lascio nessuna ricetta se non quella per creare con le vostre mani la vostra “Porta delle fate”.
Per Crostatina ho scelto di ispirarmi alle case dei folletti ( si vede che guardo il cartone Memole tutte le mattine ?? ^^) ed ho creato una porta ricavata dai tronchi degli alberi, con le venature ed i nodi del legno, ma nessuno vi vieta di scegliere una porta più classica come quelle ritratte nelle foto qua sopra ( vi verranno in aiuto le lastre di polistirolo pressato che trovate in colorificio, hanno diversi spessori, dai 2 ai 5 mm, li usavo spesso durante gli anni in Accademia per fare i modellini dei teatri e delle scenografie, sono ottimi per questi lavori!) l’importante è curare al massimo  i dettagli e personalizzarla il più possibile ( io adoro le teiere e se cercate bene ne trovate una anche nella mia porticina ^^).

 

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Materiale occorrente

1 panetto di DAS da 500 g
cartoncino rigido per la dima
fogli da schizzo
matita
forbici
Colla vinavil
mattarello
carta da forno
coltello a lama sottile
uno spiedo di legno
1 pezzetto di carta vetrata
piccoli taglia biscotti
materiale decorativo *
pennello sottile n. 0/1
pennello piatto n. 10
pennello tondo n. 6
Colori acrilici: bianco, terra di siena naturale, terra di siena bruciata, terra d’ombra

* Fate un giro nei negozi di hobbistica, troverete tutto il necessario per personalizzare le vostre porte, dalle minuscole scalette ai piccoli cardini per le porte, pomelli, perline, ciondolini per braccialetti raffiguranti lucchetti e chiavi, piuttosto che ferri di cavallo, stelle… se proprio non trovate nulla date un’occhiata al link Amazon di cui si parlava poco fa.

  • Per prima cosa disegnate su un foglio da schizzo la vostra porta, già con le dimensioni definitive (aspettate di aver acquistato tutti gli oggettini per decorarla in modo da verificare le proporzioni).

 

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  • Una volta definito il progetto ritagliate la vostra porta e ricalcatene i contorni su un cartoncino rigido, ritagliate anch’esso.

 

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  • Lavorate con le mani una porzione di DAS fino a renderlo una pasta morbida e omogenea, stendetelo tra due fogli di carta da forno aiutandovi con un mattarello, dovete ottenere una sfoglia spessa 5 mm .
    Sovrapponete al DAS la sagoma di cartone e con un coltello affilato ritagliatene i contorni. Con delicatezza appoggiate la sagoma di DAS su quella di cartone in modo da poterla decorare in sicurezza.

 

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  • Con la punta di uno stecchino di legno andate a ridisegnare tutti i particolari che avete definito nello schizzo preparatorio,  nel mio caso la cornice di tronchi, il vetro a forma di stella ecc… Sempre con lo stecchino di legno incidete il DAS in modo da ricreare le venature del legno, i buchi dei chiodi ed i nodi dei tronchi, una volta seccato non sarà più possibile aggiungere nuovi particolari perciò fate con calma e decorate per bene.
    Con del DAS modellato a salsicciotto realizzate i tronchi che delineano il portone, potete attaccarli alla porta inumidendo la pasta con un goccio di acqua ( nel caso una volta secchi si staccassero basterà dargli un velo di vinavil). Quando avrete finito di decorare lasciate asciugare all’aria (magari vicino ad un calorifero) la vostra porta, occorrerà una giornata intera per lato, quindi 2 giorni totali.

 

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  • Assicuratevi che tutta la porta sia ben asciutta, se si fossero staccati dei componenti potete incollarli con del vinavil. Eliminate il cartoncino posto sul retro e con un pezzetto di carta vetrata limate bene tutti i contorni.
    Con il pennellino sottile n.0/1 andate a dipingere l’interno delle venature/nodi del tronco e dei buchi tra le assi, utilizzate il colore più scuro che avete ( terra d’ombra), è importante procede prima con questi dettagli in modo tale da non sporcare i chiari che verranno dopo.
    Una volta asciutto, con il pennello piatto n.10 andate a colorare le assi di legno sfumando con i diversi marroni che avete a disposizione, cercate di differenziare le assi dai tronchi perimetrali caricando l’uno o l’altro con un colore piuttosto che con l’altro ( se notate i tronchi laterali che ho dipinto sono più tendenti all’arancio perchè ho utilizzato più terra di siena bruciata rispetto alle assi della porta).
    Infine una volta asciutto, con il pennello tondo n. 6 ho dato qua e là dei punti di luce con il bianco.
  • Quando tutto sarà asciutto decorate con i vostri dettagli (ciondoli, pomelli ecc…) incollandoli con la colla vinavil. Se avete dei fogli di acetato colorato potete realizzare la vetrata semplicemente incollando un pezzetto di foglio dietro alla portina.

 

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A questo punto non resta che decidere dove applicare la vostra porticina, potete collocarla vicino allo zoccolino della parete in cameretta, a tal proposito io consiglio di metterla al di sopra dello zoccolino stesso e magari completare il tutto con una scaletta a pioli ( io l’ho realizzata con stecchini da spiedino e stuzzicadenti incollati con vinavil e, una volta asciutti, colorati con diversi toni del marrone), oppure se temete che i vostri animali domestici possano trovarla un po’ troppo interessante potreste metterla appoggiata al muro su una mensola o in un quadretto come negli esempi riportati ad inizio post…

 

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Per incollare la mia porticina ho utilizzato della normale colla a caldo, in pochi secondi la presa è assicurata.
Ho voluto anche contestualizzare il tutto andando a realizzare dei funghetti in DAS, una volta secchi li ho colorati con colori acrilici ( rosso brillante e vermiglione, bianco e ocra sfumato); sempre con gli acrilici ho dipinto sulla parete qualche funghetto e steli di erba,  volendo creare una sorta di sfondo ho tenuto il colore molto molto diluito come se fosse un acquarello, con dei ritagli di cartoncino rosa (un avanzo dei menù che avevo preparato per il mio matrimonio!!) ho ritagliato i fiorellini,  incollati anch’essi con della colla a caldo.

Stupite i vostri bambini facendo trovare piccole impronte dinanzi alla vostra porticina, per farle basta della farina o zucchero a velo, un pennellino sottilissimo e tanta pazienza.

 

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