Pasta al ragù di lenticchie

23 Ottobre, 2017

Una foto che risale ad un mesetto fa ( vedi l’anguria ), che mi fa da spunto per introdurre l’argomento “frutta” dopo i pasti. Sono tanti i miti sfatati relativi all’alimentazione, alcuni sono semplicemente convinzioni che con gli anni sono state smentite ( come in medicina, anche in campo alimentare si continua a studiare…personalmente ho sempre preferito affidarmi a dietiste e nutrizioniste giovani e fresche di aggiornamenti rispetto a specialisti datati e con nel cassetto la dieta da 1200 kcal pronta da sfoderare in qualsiasi momento). Tra i tanti miti sfatati, e che anche io davo per certi, ci sono le famose “2 uova a settimana e non di più “, oppure “non mischiare più  proteine nello stesso pasto” e “la frutta a fine pasto fa male”. Ovviamente tutto va letto secondo i casi specifici di chi ci sta davanti, se una persona ha particolari problemi digestivi forse è meglio non sovraffaticare lo stomaco con troppe proteine, ma in caso di buona salute il problema non si pone.

La frutta a fine pasto può, contrariamente a quel che si crede, stimolare la digestione. Io personalmente mi affido al buon senso, se il mio pasto é stato SOLO a base di carboidrati evito di aggiungere altri zuccheri, ma se al contrario il mio pasto é stato bilanciato allora una fetta o due di frutta la mangio ( anche perché se si è mangiato correttamente difficilmente si rischia di mangiare mezzo kg di frutta, la sazietà è il primo segnale da ascoltare).

Annika, in particolare , verso il finire dell’estate ha scoperto l’anguria, nonostante l’avessi spesso proposta in precedenza ha avuto bisogno di un pò di tempo per capire se le piacesse o meno. Questo per dire Che, non sempre un alimento piace da subito, e viceversa spesso capitano inversioni di marcia e alimenti adorati vengono schifati di punto in bianco. Capita anche a noi del resto. Serenità a tavola e via, esistono così tanti alimenti da scoprire!

Dopo questa premessa, veniamo alla ricetta.

Il ragù di lenticchie é sempre presente nel mio congelatore, la ricetta è per grossi quantitativi che potete surgelare in monoporzione ( utilizzate i vasetti vuoti dello yogurt, io li riciclo così).

1 grossa carota
60 g di pomodori secchi ( non quelli sott’olio)
1 spicchio di aglio
1 lattina di pomodori pelati
1 lattina di passata di pomodoro
250 g di lenticchie secche
1 cipolla
2 cucchiai di olio
2 chiodi di garofano
1 foglia di alloro

Tagliare i pomodori secchi a pezzetti.
Tagliare la carota e la cipolla a tocchetti, farle rosolare nell’olio all’interno di una pentola ( possibilmente di coccio). Unite tutti gli ingredienti al soffritto ( il pomodoro, la salsa, le lenticchie i pomodori secchi…) e ricoprire con circa 300 ml di acqua bollente.
Mescolare e far cuocere a fiamma dolce e coperto per circa un’ora o sino a quando le lenticchie si saranno ammorbidite. Eventualmente se dovesse asciugare troppo aggiungete ancora un goccio di acqua.
I pomodori secchi sono molto sapidi, io non ho aggiunto neanche un grammo di sale perchè la salsa era molto saporita, regolatevi voi in base al vostro gusto.

Con questo ragù ho condito la pasta di Annika, da circa qualche settimana ho introdotto quella integrale, fino ai 18 mesi ho utilizzato solo cereali raffinati per limitare le fibre ( nei bambini troppe fibre possono causare stipsi e mal assorbimento del ferro), ho condito il tutto con olio extravergine e lievito alimentare.

Il lievito alimentare secco è un ingrediente che ho da anni nella mia dispensa, è utilizzabile come condimento su piatti come pasta, riso o insalata e per insaporire vellutate, zuppe ed altre preparazioni salate. E’ venduto comunemente sotto forma di scaglie o di fiocchi e lo trovate nei negozi di alimentazione biologica. Esso rappresenta un ottimo ricostituente e rimineralizzante naturale, per via del suo contenuto di magnesio, potassio, fosforo, calcio e selenio. Il lievito alimentare è inoltre ricco di ferro, aminoacidi e di vitamine del gruppo B, responsabili del funzionamento corretto del nostro metabolismo.

E’ doveroso sottolineare che il  lievito alimentare in scaglie o fiocchi è inattivo e non può essere utilizzato per la panificazione. Il suo sapore  può variare a seconda della marca prescelta e ricorda molto quello del grana. Il grana vegetale può essere ottenuto mescolando del lievito alimentare con una parte di mandorle tritate.
E’ da sottolineare che il lievito alimentare in scaglie non rappresenta una fonte di vitamina B12, a meno che non sia stato appositamente addizionato con la stessa, purtroppo questa versione è solitamente reperibile all’estero, dove i prodotti rinforzati sono maggiormente diffusi, con particolare riferimento a Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna.

 

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