Bil Bol Bul !!

15 Giugno, 2010
Sono incappata quasi per caso in questa ricetta, girovagando per blog.
Ho subito fatto una breve ricerca di immagini digitando questo insolito nome e ho scoperto che
  1. E’ il nome di un fumetto, ma non uno qualsiasi, il primo fumetto apparso in Italia ad opera di Attilio Mussino, la serie venne pubblicata all’interno del Corriere dei Piccoli dal 27 Dicembre 1908. Il curioso nome è quello del piccolo bimbo africano protagonista delle avventure disegnate.
  2. E’ il nome di una torta scura, al cacao, senza burro nè uova, secondo alcune fonti è un dolce tradizionale dell’epoca e prendeva il nome proprio dal negrettino tanto famoso ai tempi, forse ispirandosi al color cioccolato della sua pelle, o forse perchè in quegli anni tutti sapevano chi fosse il protagonista di questo fumetto e “per fama” si è dato il suo nome alla torta.

Gli ingredienti sono molto reperibili e questa fa parte di quelle ricette che puoi improvvisare all’ultimo minuto quando ti accorgi, per esempio, che oramai è sabato sera e non hai nessun dolce in casa nel caso la domenica venisse qualcuno a trovarti, o quando hai voglia di cuicnare un dolce e non hai nè uova nè burro… insomma farina, lievito, cacao amaro, zucchero e latte. Tutto in una ciotola, una bella mescolata e in teglia. Una notte a riposare (se proprio siete precise come me e che volete tagliarla a cubetti perfetti), sennò giusto il tempo per farla intiepidire e si può mangiare, magari con una bella spolverata di zucchero a velo.

Ingredienti:
250g farina 00
200g zucchero
100g cacao amaro
1 bustina di lievito per dolci
scorza di arancia o polvere di arancia
250-280 g di latte

Unire per prima cosa gli ingredienti secchi, amalgamarli per bene e aggiungere poco alla volta il latte. La ricetta dice 250g ma io ne ho aggiunto un po’ di più fino ad ottenere un composto morbido che si potesse mescolare con la spatola, credo dipenda dal grado di assorbimento della farina e cacao.
Foderare con carta forno una teglia (io l’ho usata rettangolare, di circa 24 x 28 cm), rovesciarvi il composto e livellarlo con un cucchiaio bagnato.
Infornare a forno già caldo a 180°C per circa 30 minuti, fare la prova stecchino.
Una volta sfornato lasciare intiepidire e, se si desidera, ribaltarlo su un vassoio ricoperto di carta forno e farlo riposare una notte, in modo che si livelli per bene la superficie e si assesti la pasta.
Una volta freddo si può tagliare a cubetti, o se preferite a fette come una normale torta. Una parte l’ho spolverizzata con lo zucchero a velo e l’ho lasciata sull’alzatina coperta con una campana di vetro (non essendoci grassi l’aria tenderebbe a seccarla presto), la rimanenza è tutt’ora in frigo in un contenitore ermetico.

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