Castagnaccio alle noci

13 Novembre, 2014

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Ci sono ricette che porti nel cuore, ricordi di infanzia o semplicemente periodi della tua vita che in un certo senso ti hanno lasciato il segno.
Il castagnaccio non appartiene alla tradizione della mia terra, difficilmente lo potrei trovare sul banco di una pasticceria o panetteria, nonostante questo nell’estate del 2009 decisi di provarlo.
Il blog non esisteva ancora, e tanto meno la volontà di aprirne uno… mi limitavo semplicemente a perdermi tra le fotografie di Marzia e Francy, i primi blog scoperti per caso e che mi avevano letteralmente rapita.

In quei mesi ho poco a poco iniziato a ricercare una componente estetica in quello che preparavo, ho iniziato a dare un occhio di riguardo al modo di presentare le cose e di vivere la cucina, mi sono accorta  per la prima volta quanto fossero belli i tegami di ceramica un po’ sbeccati che per troppo tempo erano rimasti nascosti nei mobili di casa.
Ma nulla di più, mi limitavo a guardare, osservare quei blog e intanto cucinavo, fotografavo con la mia macchina fotografica digitale _ un modello vecchio di almeno 6 anni _ e conservavo quelle foto in una cartella sul pc, senza saper bene cosa farne ma semplicemente per il gusto di fotografare.

Il castagnaccio lo scoprii proprio quell’estate grazie ad una delle riviste di cucina che da pochi mesi avevo iniziato a sfogliare, ricordo ancora che lo preparai una sera e lo fotografai esattamente la mattina dopo… quando poi per illuminazione celeste decisi di schiacciare il tasto CREA sulla schermata di blogspot mi venne quasi naturale decidere di inaugurare quella cosa chiamata “blog” con una ricetta preparata poche settimane prima.
E da lì iniziò tutto, con una fetta di castagnaccio e me stessa in bilico su una sedia da giardino cercando di fotografarlo nel miglior modo possibile, io e una macchina fotografica digitale del Carlo Cudega (come si dice dalle mie parti) che ciucciava batterie come una sanguisuga e che spesso e volentieri mi lasciava a piedi nel bel mezzo di uno scatto.
Non posso che sorridere nel pensare come io e altre blogger che considero di “vecchia data” ^^ abbiamo iniziato più o meno tutte così, in bilico su sedie e scalette (le più fortunate con compagni o fratelli che le tenevano per la cintura per non cadere rovinosamente nel piatto), appese ai davanzali delle finestre per avere la luce migliore, scattando con macchine fotografiche datate… non esistevano set e backstage ma semplicemente si toglieva il piatto da sotto al naso del proprio papà per fare una foto al volo, seminando il terrore in casa ad ogni pasto con l’inquietante macchina fotografica sempre a portata di mano.

Poi con gli anni sono arrivate le tavole di legno, i set, il cavalletto, la Reflex… ma ripenso con nostalgia a quei tempi dove tutto era così spontaneo, dove dovevi fotografare in fretta altrimenti il piatto si raffreddava e dove ci si arrampicava su tavoli e pareti per catturare l’inquadratura migliore.
Da qui la volontà di non cancellare i vecchi post, quelli dalle fotografie “inguardabili”, lontane anni luce da post-produzione o semplice bilanciamento dei bianchi, è tutto lì sano e salvo nonostante il blog nel frattempo si sia evoluto, abbia traslocato su WordPress e abbia incontrato sul suo cammino riviste e case editrici.

Tutto questo per dire che, oggi il castagnaccio ve lo ripropongo elegantemente adagiato su questo piattino rosa confetto, ma se volete vederlo nella sua versione originale lo potete trovare proprio qui !

Tempo: 1 ora
Difficoltà: facile
Senza glutine_ Senza latte_  Senza zucchero_ Vegan
Informazioni Nutrizionali _ per 1 persona _ Calorie 180 _ Carboidrati 30,7 g _ Grassi 5,7 g _ Proteine 4,1 g

Ingredienti (teglia da 22-24 cm, 8 persone)


300 g di farina di castagne
2 cucchiai di olio evo
30 g pinoli
30 g di noci sgusciate
15 g uvetta sultanina
rosmarino fresco
acqua, sale

Preriscaldiamo il forno a 180°C e mettiamo a bagno l’uvetta sultanina in acqua tiepida.
In una ciotola setacciamo la farina di castagne, aggiungiamo un cucchiaio di olio e un pizzico di sale, continuando a sbattere con una frusta, iniziamo ad aggiungere lentamente a filo circa mezzo litro di acqua fredda, fino ad ottenere una pastella piuttosto liquida senza grumi.
Sciacquiamo e strizziamo l’uvetta e aggiungiamola al resto dell’impasto. Unire le noci a pezzi.
Ungiamo una teglia da cucina e vi versiamo l’impasto.
Cospargiamo di pinoli e aghi di rosmarino e con il cucchiaio di olio rimasto disegniamo sulla superficie del dolce una ragnatela: durante la cottura si formeranno delle piccole crepe e una crosticina coccante.
Inforniamo per circa 50 minuti.
Servire tiepido.
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