Ciambelline al vino rosso ed olio EVO

31 Dicembre, 2011

Svegliarsi la mattina e scoprire di essere immersi in una coltre bianca ed umida, una nebbia così fitta che sembra meringa. 
Fuori il buio del primo mattino è come illuminato da questa silenziosa presenza che, quasi come la neve, maschera tutto ciò che incontra, interrotta solamente dal brillantinio della brina che imperla gli alberi scheletrici e l’erba raggrinzita del parco davanti a casa mia.
La nebbia la vedi… ma la puoi anche ascoltare con il suo silenzio che a tratti appare sommesso… e a tratti può angosciare nel momento in cui ti ci trovi immersa e non vedi, non senti la realtà che ti circonda… come in un limbo o negli attimi che precedono il  risveglio.
L’inverno che ancora non c’è, il freddo pungente che a volte manca… la gioia nel vedere una pozzanghera ghiacciata e l’infantile piacere di infrangere il velo ghiacciato con la punta della scarpa… e la brina zuccherosa che imperla croccanti ciambelline che tra non molto, rinchiuse nel loro sacchetto, prenderanno il volo per il Congo assieme al mio Andre.





































Ingredienti (per due teglie sufficienti a sfamare un’equipe di ingegneri in una miniera congolese)
La ricetta di partenza è di Adriano, da me modificata, l’originale qua.



400g di farina 00
100g fecola di patate
150g zucchero + altro zucchero per decorare
150g di olio EVO (io ho usato un olio delicato prodotto nel paese di mio marito, Predore BG)
150g vino rosso Chianti
1 cucchiaino da caffè di ammoniaca per dolci
1 pizzico di sale
un cucchiaino di semi di anice pestati


In una capiente ciotola ( o nel boccale della planetaria) miscelare gli ingredienti secchi con i semi di anice pestati e il sale.
 Unire olio e vino e iniziare ad amalgamare, con un cucchiaio di legno inizialmente, passando poi alle mani, se utilizzate la planetaria ( io uso il Kitchen Aid) adoperare la frusta a K e azionare su velocità 2.
Dovreste ottenere una pasta della consistenza simile alla frolla, lievemente più morbida ma non appiccicosa. Nel caso il composto si presentasse un po’ duro aggiungere pari quantità di olio e vino sino ad ottenere una consistenza morbida.
Riscaldare il forno a 180°C.
Prelevare piccole quantità di impasto e formare dei salsicciotti lunghi 8 cm circa e di spessore pari a quello di un dito. Chiuderli ad anello e immergere la ciambellina in un piattino colmo di zucchero premendo bene in modo che rimanga ben appiccicato sulla sua superficie .
Disporre le ciambelline in teglie da forno foderate di cartaforno ed infornare sino a doratura (io le ho fatte cuocere una trentina di minuti in modo che dorassero per bene).


NB L’ammoniaca per dolci la trovate tranquillamente al supermercato (io la compro all’Esselunga) e viene collocata accanto ai comuni lieviti per dolci. Non preoccupatevi se durante la cottura sentirete un leggero odore di ammoniaca, non vi sarà nessuna traccia nel sapore dei biscotti.
Nel caso non troviate questo agente lievitante potete utilizzare del comune lievito per dolci, ma si andrà a perdere la friabilità e leggerezza che questo prodotto conferisce ai biscotti.

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