Crema spalmabile al Gianduia
16 Luglio, 2010
Per tante persone questo post risulterà un po’ dissacrante, da quanto ho potuto intuire il “mondo” si divide in amanti e non della Nutella, la via di mezzo è alquanto rara. Personalmente mi sono stupita di come tante persone la considerino un’icona, già il design del barattolo e la scelta cromatica della scritta hanno talmente sfondato nel marketing che automaticamente il nostro cervello collega a questa crema qualsiasi parola scritta con quel particolare carattere e con quei determinati colori.
Ora, il discorso marketing possiamo metterlo da parte, non vi nascondo però che già un prodotto che alla base ha una “tattica” per far fesso il mio cervello non è che mi vada molto a genio… cmq, veniamo al prodotto vero e proprio, la cioccolata (uhm) spalmabile. In commercio esistono creme di qualità molto più elevata, da quelle artigianali che oramai si trovano nei negozi specializzati in cioccolato e dolci a quelle da scaffale come Magnum e Novi, ma solo la Nutella vanta questo gran numero di affezionati e sostenitori. Mi piace cercare di “vangare” nella mente della gente perchè alla fine tutto riconduce all’infanzia e non è un luogo comune, certi sapori o consistenze al palato non scappano dalla voglia di regressione che colpisce un po’ tutti, la stessa regressione che che tanti provano bevendo una tazza di latte caldo o mangiando altri cibi, si parla anche di confort food, perchè no!
Personalmente la Nutella è sempre stata rigorosamente vietata/ bandita/ cestinata in casa mia, guai se mio papà se la ritrovava in casa, erano vere e proprie scenate. Sono quindi cresciuta associando quel barattolo all’idea di cibo spazzatura, veleno e che ci si provi o no nessuno è riuscito a farmi cambiare idea. Negli ultimi anni, scoprendo il mondo che si cela dietro alla cucina, ho imparato a fare da me le cose che in genere compravo al supermercato, dal pane alla pasta, confetture, gelatine, fette biscottate, yogurt, crekers, grissini… lo saprete meglio di me quanto ci piace “fare da noi”, non tanto per dire agli altri “to’ guarda che brava” ma semplicemente per il piacere di fare, donare, regalare qualcosa che fa piacere, senza voler dimostrare nulla a nessuno, un piacere che va molto al di là della gola: è il piacere di chiudersi un pomeriggio in cucina tra profumi e vapori, osservare la cioccolata che fonde amalgamandola con un mestolo di legno, vedere l’impasto crescere e respirare sotto il panno infarinato, stupirsi ogni volta come se fosse la prima dinanzi alla materia che muta, si trasforma. Nel mio personale mondo tutto ciò si collega a quello per cui sono nata, il mio personale “cibo” da quando ho memoria: l’arte. Decennni passati china su fogli e tele, laurea in Accademia di Belle Arti, kg e kg di album portati sotto il braccio e matite infilzate nei capelli per non farseli cadere sugli occhi. Scoprendo la cucina ho trovato quella componente sensoriale che non sono mai riuscita a raggiungere in tutto quello fatto sino ad ora, i profumi, le note speziate, le magie quasi alchemiche dell’atto culinario.
Ma… cosa centra tutto questo con la mia Nutella?
Semplicemente mettere le mani avanti, sopratutto con quanti in passato hanno criticato questa mia voglia di “fare da me”, io non voglio nè dire che il prodotto che si compra al supermercato sia pessimo, nè dire che la mia è più buona, semplicemente ho scoperto che con un po’ di latte, burro e tavolette di cioccolato riesco a creare una cosa gradevole (e a questo punto permettetemi di dirlo, c’è chi mi ha assicurato che è meglio della famosa crema spalmabile), in più mi diverto a fondere, tritare ed amalgamare… in casa si sprigiona un profumo cioccolatoso… insomma chi me lo fa fare di andare al supermercato?!
Ingredienti (per un vasetto come quello in foto)
150g di cioccolato Gianduia
70ml latte
50g zucchero a velo
35g burro
In una casseruola porre il latte a scaldare, aggiungendovi poco per volta il cioccolato Gianduia tagliato a cubetti. Mescolare con un mestolo di legno in modo da amalgamare per bene la miscela di latte e cioccolato, aggiungere poco alla volta lo zucchero a velo mescolando energicamente per dissolvere i grumi, non appena lo zucchero si sarà assorbito aggiungere il burro e continuare a mescolare lasciando sobbollire per un paio di minuti la crema e facendo attenzione che non attacchi al fondo (regolate i fuochi su una fiamma dolce).
Togliere dal fuoco e travasare tutto in una scodellina, non appena il composto si sarà intiepidito trasferire la crema in un barattolo pulito e sterilizzato (basta lavarlo con cura e lasciarlo 2 minuti nel microonde alla massima potenza con dentro due dita di acqua, ovviamente senza coperchio), chiudere il barattolo e conservare in frigo. Essendo un prodotto senza conservanti è sconsigliato lasciarla a temperatura ambiente, in frigo assumerà la consistenza della Nutella fredda, ossia si solidificherà leggermente, ma basta lasciarla a temperatura ambiente una decina di minuti (con questo caldo ancor meno) e ritornerà cremosa e spalmabile.
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