Estratto di vaniglia

3 Dicembre, 2012

E’ buio in casa, solo la luce azzurrina di questo schermo 
e di là in soggiorno lo sfavillio dell’albero di Natale… 

…e anche quest’anno non ho resistito, volevo prepararlo l’8 di Dicembre, ed invece ieri pomeriggio io e mio papà siamo saliti in soffitta …

Finalmente una dimora per sacchetti e sacchettini di biscotti che pian piano si stavano accumulando nella credenza, essì perchè io ai corsi di Gennaio voglio arrivare più che preparata e quindi in questi mesi la cucina sforna in continuazione pane, biscotti, crostate… e si sperimentano nuovi impasti, frolle… meringhe all’italiana innevano il piano della cucina… si preparano estratti di ogni tipo, e la Pasta Madre passeggia vispa come non mai nella credenza… E meno male che tra poco è Natale e tutti qua bramano ad aiutarmi a smaltire  le preparazioni fatte, e allora via di nastri di raso e velluto rosso, sacchettini trasparenti e bigliettini di auguri. Ogni rappresentante esce dal negozio di arredamento dei miei con la sua tortina impacchettata sotto il braccio, nella mia borsa mini sacchettini con sablè e frolle pronte per venir regalate a chiunque incontro per strada… l’edicolaia, la fruttivendola… la parrucchiera (che mi vede due volte all’anno #capelloselvaggio ).
In queste settimane sto conoscendo personalmente anche tantissimi di voi, con la scusa dei corsi pensati come regalo di Natale per amici e parenti sto pian piano vedendo chi si cela dall’altra parte dello schermo… e finalmente i “mi piace” e i numeri delle statistiche di blogger acquistano un nome, un volto sorridente, una voce amica.
E ci si parla a ruota libera come se ci si conoscesse da sempre… e in effetti mi sa che in tutti questi anni oramai voi mi conoscete, forse con innocenza o con incoscienza io parlo di me, dei miei pensieri… della mia vita… ^^
Ma basta parlare di me, come dico spesso… qua si spacciano ricette!
E allora, ricetta sia!
Quando preparo gli estratti mi sento un po’ fattucchiera… era già capitato con l’estratto di lavanda, poi con uno allo zenzero (omamma non l’ho postato! Lo devo rifare!), saranno i ricordi Disneyani della mia infanzia, ma boccine e boccette di vetro mi affascinano sempre; tra le bancarelle dei mercatini dell’antiquariato sono sempre alla ricerca di piccoli tesori di vetro colorato e dalle forme più insolite che poi riempio con questi estratti profumati, vaniglia del Madagascar, radice di zenzero, lavanda della Provenza… e come in ogni pozione che si rispetti ne bastan poche gocce… per compiere la magia…

Oggi vi parlo della vaniglia Bourbon della Reunion, da anni faccio affidamento al mio spacciatore di fiducia (al link trovate il negozio ebay, acquisto da anni senza nessun problemi di Dogana e spedizioni) 
Da quando ho scoperto quella vera, quella dalle bacche umide e cicciose piene di semini morbidi e dal profumo che fa letteralmente girare la testa, non posso più farne a meno… i semini finiscono nella marinatura al sale del salmone per il pranzo di Natale, le bacche a profumare il latte per la crema pasticcera… e ancora nei barattoli di zucchero, nel fleur de sal, gelati e waffle… tutti puntinati da questi minuscoli semini neri … e quando il tempo per aprire e raschiare il baccello non c’è? Si ricorre all’estratto.
Il mio personale oro nero, prezioso quanto lungo da preparare… e non parlo della preparazione stessa che dura una decina di minuti, ma del fatto che prima di utilizzarlo dovrete aspettare almeno 6 mesi, conservandolo al buio ed avendo la cura di dargli una bella agitata ogni giorno per almeno un paio di mesi… la vostra costanza sarà premiata, ne basterà un cucchiaino per aromatizzare mezzo litro di crema pasticcera, poche gocce per una torta.
PS Giusto perchè si parla di aromi ed estratti… ma secondo voi come c’è finita una fialetta di aroma alla mandorla  tra le decorazioni del mio albero di Natale??

Ingredienti (ricetta di Anice&Cannella)

35g di acqua
60ml di alcool a 95° (quello per liquori)
35g di zucchero
6 baccelli di Vaniglia

Preparare uno sciroppo: mettere in un pentolino lo zucchero, versarvi sopra l’acqua e dargli una mescolata con un cucchiaio di legno, in modo che tutto lo zucchero si inumidisca. Accendere la fiamma e portare pian piano a bollore SENZA MESCOLARE E SENZA TOCCARE IL COMPOSTO, dal momento di bollore proseguire la cottura per altri 2-5 minuti, sempre a fuoco dolce, lo zucchero deve sciogliersi completamente.
Ricordatevi di non toccare il composto con mestoli o cucchiai altrimenti si cristallizzerà tutto, al massimo potete smuovere la massa dando dei colpetti alla pentola.
Lasciar raffreddare bene e aggiungere l’alcool.
Ora potete mescolare.
Estrarre dalle bacche i semi di vaniglia ed unirli allo sciroppo, versare tutto in una bottiglietta di vetro ed inserire anche le bacche svuotate in modo che macerino assieme ai semini.
Chiudere per bene con un tappo e conservare in una credenza al buio.
A questo punto occorre tanta costanza, ogni giorno per 2 mesi dovete agitare per bene la bottiglietta e tra 6 mesi avrete il vostro estratto.

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