Forse ci siamo… tra un mese mi sposo!

2 Agosto, 2011
Qua è partito ufficialmente il conto alla rovescia, esattamente tra un mese a quest’ora sarò sommersa da brindisi (a base di Coca Cola light per me!) e urla del tipo “Viva la sposaaaaaa” ( e lo sposo?).
E in questi ultimi giorni… che è successo? Io direi che è successo il miracolo, dopo periodi di rallentamenti sul fronte casa tutto ad un tratto quei locali si sono popolati di una moltitudine di persone, ognuno con compiti e mansioni diverse: c’è chi montava serramenti, chi le porte, chi era alle prese con il tavolo della cucina, mamma che puliva gli armadi e sistemava la biancheria, io che sommersa dal pentolame urlavo “Ma quante pentole hooooooooo!!!!!???”… tecnici della caldaia che andavano e venivano, l’ elettricista da rincorrere continuamente (per la cronaca, non ha ancora finito il suo lavoro, è tutt’ora ricercato!)… e ancora mamma che tentava di lavare il palquet delle stanze finite e che finiva con il rincorrere con lo spazzolone in mano gli operai che osavano varcare le immacolate soglie.
Ci sono state scene di panico quando mio papà si è accorto che c’era stato un piccolo errore nel conteggiare gli zoccolini… giusto uno scarto di 22 METRI!!!!!! Ma è bastata una telefonata e nel giro di un paio d’ore mio fratello è tornato vittorioso con gli zoccolini in spalla! 
Scene di commozione nel sistemare ciotole e ciotoline nella cucina (e qui solo chi è foodblogger può capire…)…

Giorni passati dalla mattina alla sera a montare, pulire, strofinare… mucchi di imballaggi accatastati, scatoloni trasportati a braccia per 2 piani di scale: “Chiunque sale deve portar su qualcosa…. chiunque scende deve portar giù qualcosa” LA REGOLA !
E finalmente le tende… il divano che viene liberato dal celophan di protezione… le sedie posizionate… i miei lampadari vintage appesi … CASA.
Ora sono al mare, strappata a forza dal trasloco da fare, ordine imperativo RIPOSARE, RILASSARSI, ma con ancora una miriade di pensieri per la testa, cose da fare…
Niente libri di cucina (sono tutti imballati), niente macchina fotografica (ordine imperativo, riposare riposare riposare, niente stress da foodblogger… fotoreporter…), solo le guide per organizzare la terza settimana del viaggio di nozze, dove dopo tanto scorrazzare per l’America Orientale ci fermeremo a New York.
Quindi cartina alla mano e via, aspettando il 2 Settembre.
Ma… la pizza nella foto? Mica potevo abbandonare la Pm a casa! 
Lei è venuta in vacanza con me come tutti gli anni e oggi ho sfornato una pizza F A V O L O S A, la ricetta è quella di sempre ma con diversi accorgimenti: impasto iniziale con una bella manipolazione ispirata al video riportato nel blog di Pappa reale, pieghe a portafoglio e riposo di circa 7 ore con copertura a campana, stesura nella teglia senza rompere le bolle di lievitazione ossia niente mattarello ma solo semplici e delicati movimenti dei polpastrelli dal centro della palla di pasta sino al bordo, ad allargare il più possibile l’impasto senza che l’aria contenuta in esso fuoriuscisse. Infine altre 7 ore di riposo nella teglia spolverata di semola e coperta con un panno umido e posizionata nel forno spento.
Per la cottura, solita temperatura massima raggiunta dal forno: prima fase di cottura nella parte bassa con la pizza farcita ma senza la mozzarella (va aggiunta dopo), circa 6-7 minuti. In questo modo la pizza si cuocerà sotto, successivamente si metterà la mozzarella e si sposterà la teglia a metà forno continuando la cottura per una decina di minuti. Verificate comunque che la base della pizza sia ben cotta (basta sollevarla con una spatola) e che la superficie della crosta sia dorata.
Le foto non sono il massimo, non avendo la Reflex mi arrangio con il cellulare, ma per la prima volta mi  uscita una pizza dalla base croccante e con una mollica leggerissima ed alveolata! 
Con Andrea ho un patto, nella casa nuova… pizza ad ogni rinfresco della Pasta Madre!
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