Il pan di mort

6 Ottobre, 2010




Continua il viaggio tra i sapori della Brianza, dopo la Torta Paesana dello scorso anno e il pan gialt di qualche giorno fa oggi arriva… il pan di mort (tradotto, pane dei morti).
Ecco, basta solo il nome a farmi calare nelle umide e grigie atmosfere autunnali: qui in Brianza questo dolce appare nelle panetterie a segnare il definitivo passaggio dall’Estate all’Autunno, tradizionalmente viene preparato per le festività del primo Novembre ma viene consumato già a partire dal mese di Ottobre.

Che raccontarvi se non la solita vagonata di ricordi che mi legano a questi sapori…
Sapori usuali e con radici così ben piantate che per anni mi sono sembrati banali e scontati… ma poi con la nascita del blog mi sono accorta che cose a me “scontate” possono non esserlo per Terry che mi legge da altri luoghi… o per Vale o Francy…. insomma perchè non far scoprire anche a loro questi dolci? 
Anche il pan di mort trova posto nella cucina della nonna (uhm, forse più da quella materna che dalla paterna… giusto zia?), proprio accanto al pan gialt o in sostituzione della torta paesana alla domenica. 
Solo il sapore, cacao e cannella, con note di mandorla, pinoli, fichi secchi e arancia candita, ci bisbiglia che il Natale non è più così lontano… la spolverata di zucchero a velo è la neve del primo mattino, bianca ed immacolata e che tra non molto ritornerà a ricoprire la Brianza, donando quel non so che di magico e fatato che solo chi si alza alle sei del mattino conosce.

I ricordi sono come un fiume in piena, ti scivolano tra le mani travolgendoti, non sai bene quale sia il capo e la coda di tutte le immagini che ti si parano davanti agli occhi, non c’è spazio temporale ben definito, solo una strana sensazione all’altezza dello stomaco ed un misto di dolce nostalgia e rassegnatezza che ti invade l’anima… è così che mi trovo nel cortile dell’oratorio con mia mamm…, Novembre… e il vecchio prete in un angolo che prepara le caldarroste, alle spalle ho appena lasciato i caldi colori del Mercatino per le Missioni con le sue lane brillanti e le stilizzate figure in legno di ebano… poi un vortice e mi vedo seduta nella cucina di mia nonna, su una sedia di vimini avvolta in uno scialle dal suo inconfondibile profumo di lacca per i capelli… i vetri sono umidi per la condensa formatasi, fuori è buio e dentro è caldo…

Immaginatemi ora, sbiciclettando per la già citata Via Garibaldi, con l’aria umida che mi sfiora la faccia e lo sguardo che sbircia nelle vetrine illuminate delle panetterie. 
La vista del pan di mort, contrariamente a quanto possa suggerirci il nome, non può che farmi felice cullandomi nel dolce ritmo del Ricordo.

Ingredienti (per un reggimento!)
500g di biscotti ridotti in briciole con un mixer (200g di Oro Saiwa, 200g di Savoiardi, 100g di Amaretti secchi)
100g di fichi secchi
100g di uvetta sultanina
50g di scorze d’arancia candite
100g di mandorle tritate (grossolanamente)
1 manciata di pinoli
50g di cacao amaro
4 albumi
un cucchiaino abbondante di cannella
250g farina 00
280g zucchero
1/2 cucchiaino di lievito
vino bianco qb

Tritare i biscotti riducendoli in polvere. In una capiente ciotola (molto capiente) unire le briciole di biscotti al cacao, zucchero, cannella e farina mista a lievito. Tagliuzzare finemente i fichi secchi e l’arancia candita e unire all’impasto, aggiungere anche l’uvetta precedentemente messa in ammollo e ben strizzata. Tritare grossolanamente mandorle e pinoli e aggiungerli al resto degli ingredienti. Con un mestolo di legno far in modo che tutto si amalgami per bene, fare una fontana e al centro mettervi gli albumi e tanto vino bianco quanto basta per formare una palla con l’impasto (occorrerà all’incirca un bicchiere e mezzo di vino), lavorare per bene rovesciando il tutto su una spianatoia (vi occorrerà spazio, non pensavo ma 500g di biscotti…son tanti!).
Una volta ottenuto un impasto simile ad una frolla dividerlo in 3 filoni e tagliare delle fette spesse circa un cm, modellandole con le mani in modo da ottenere la classica forma ovale tipica di questo dolce. Posare le fette sulla placca del forno e cuocere a 180°C per 15-20 minuti *

* La ricetta prevede 25 minuti, ma così facendo la prima infornata mi è rimasta molto secca, il pan dei morti invece è piuttosto morbido, ho così abbassato i tempi di cottura portandoli a 15-20 minuti, dovrete sfornare i dolci quando sono ancora morbidi al tatto, raffreddandosi si induriranno un po’.

Una volta freddi cospargere con abbondante zucchero a velo e conservare in una scatola di latta. Il giorno dopo saranno ancora più saporiti.


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