La tavola della Festa

27 Dicembre, 2009
Chi mi conosce bene, sà quanto mi piaccia organizzare menù, pranzi o cene per ricorrenze particolari o semplicemente per il gusto di Cucinare con la “C” maiuscola e, allo stesso tempo, per ritrovarmi con amici che spesso per motivi di tempo si fatica a frequentare regolarmente. In genere questo tipo di cose mi riesce bene con gli amici proprio perchè sono più “aperti” a sperimentare nuovi accostamenti di sapori e, perchè no, cucine etniche diverse dalla solita pasta-arrosto-pizza ecc ecc… difficilmente in un pranzo di famiglia posso spingermi oltre ai noti piatti di tradizione. Ma quest’anno… complice la mamma stufa di preparare le solite scontate portate per il Pranzo di Natale (che per svariati motivi abbiamo spostato a S.Stefano), sono riuscita ad apportare qualche novità ai piatti che, per tradizione, cuciniamo ogni Natale. Per prima cosa… i gamberi. Chi ci ordina di mangiarli sempre e solo con salsa cocktail? Questa volta, grazie alle mie sane letture serali (Sale&Pepe ogni sera prima di addormentarmi!) ho voluto proporre una variazione…che si è rivelata moooolto apprezzata: Gamberi in crosta di pistacchio (Trovate evidenziate le variazioni rispetto alla ricetta originale).

Ingredienti per 9 persone (2 gamberi a testa)
18 grossi gamberi sgusciati (io ho usato delle Mazzancolle surgelate, le ho sbollentate 5 minuti come riportato sulla confezione, le ho sgusciate mantenendo solo il guscio sulla codina);
2 albumi d’uovo
;
pistacchi sgusciati, non salati, ridotti a granella con una mezzaluna (non li ho pesati, ad occhio riempivano una ciotola);
1 rotolo di pasta brisè.

Per prima cosa preciso che la ricetta originale prevedeva la preparazione di una pasta salata con la quale ricoprire i gamberi, io per questioni di tempo ho utilizzato della brisè (che tra l’altro giaceva in frigo da un po’ e occorreva smaltirla); in secondo luogo ho inserito tra gli ingredienti dell’albume d’uovo, una sorta di colla, come leggerete più avanti. Una volta sgusciati i gamberi (freschi o surgelati che siano) immergerli completamente nell’albume d’uovo e rotolarli nella granella di pistacchi in modo che ne rimangano ricoperti (non aspettatevi che aderiscano completamente, è pressochè impossibile a meno che non utilizziate colla al posto dell’uovo!), ritagliate dalla sfoglia di pasta brisè delle strisce larghe circa 8 mm (anche 1 cm suvvia!) e arrotolatele a spirale attorno al vostro gambero “granellato”, fate così con tutti e 18. Disponete il tutto sulla placca del forno rivestitat di cartaforno e infornate a forno caldo (180°) per una quindicina di minuti (la brisè deve dorare), se volete per velocizzare il tutto potete accendere il grill, ma in questo caso controllate a vista il tutto perchè rischiereste di bruciare i gamberi. Servire tiepidi Il risultato finale è un grazioso e croccante Finger Food, forse il sapore della brisè copre la delicatezza del gambero, probabilmente la pasta originale indicata nella ricetta rimane più delicata, ma anche così lo stuzzichino si è dimostrato molto particolare ed apprezzato! Un altro antipasto sempre presente in casa mia è costituito dalle capesante gratinate con la besciamella. Grazie alla mia rivista preferita sono riuscita a proporre la conchiglia in una veste nuova… mooolto colorata e delicata: Capesante al Bacon su letto di zucca. Prima di tutto… il colore! Chi mi conosce sà come io preferisca gustare con gli occhi anzichè con la bocca, sopratutto se considerate che arrivo da un Liceo Artistico seguito da una Laurea in Accademia delle Belle Arti, se fino a poco tempo fa dipingevo con i pennelli ora ho scoperto che posso fare altrettanto con il cibo… Il bianco candore della conchiglia e della Capasanta… e il forte ma armonico contrasto dell’arancio della crema di zucca, reso ancora più brillante da una nota di paprika dolce d’Ungheria…


Ingredienti per 9

9 Capesante (nel mio caso surgelate, le conchiglie le avevo già)
9 fettine di bacon

200g di zucca mantovana pulita

1 cucchiaino di paprika dolce
400g di brodo vegetale

40g di burro

qualche fettina di porro

1 foglia di alloro

vino bianco secco qb

Per prima cosa la crema di zucca.
Io l’ho preparata tranquillamente il giorno prima e conservata in frigo, al momento di impiattare (inconchigliare) l’ho semplicemente scaldata nel microonde.
Fare un leggero soffritto con 20g di burro e qualche fettina di porro, tagliato sottile. Non appena sfrigola unirvi la zucca tagliata a cubetti e rosolarla per un minuto. Aggiungere il brodo caldo e il cucchiaino di paprika. Coprire con un coperchio e lasciar cuocere sino a quando con la forchetta sentirete la zucca sfaldarsi. Nel caso il brodo vi sembri troppo, lasciar evaporare il liquido in eccesso cuocendo per qualche minuto a pentola scoperchiata. Con un frullatore ad immersione frullare il tutto in modo da ottenere una crema densa, eventualmente regolare di sale.
Tagliare la pancetta (bacon) in fette sottili (io ho comprato della pancetta già affettata), riducetela a strisce e arrotolatele attorno alle capesante (se usate quelle surgelate toglietele dal freezer la sera prima in modo da scongelarle completamente prima del loro utilizzo), fissate il tutto con uno o due stuzzicadenti. In una padella far sciogliere i 20g di burro rimasti e unirvi una foglia di alloro, lasciar insaporire qualche secondo e unirvi le capesante. Rosolarle su entrambe i lati e sfumare con del vino bianco secco, lasciar evaporare e proseguire la cottura sino a quando la capasanta risulta cotta e i bacon croccante. Togliere gli stuzzicadenti, versare in ogni conchiglia una cucchiaiata di crema ed adagiarvi sopra una capasanta.
Potete preparare il tutto in anticipo e al momento di servire passate nel forno caldo le conchiglie in modo da intiepidirle.

Che dire… un po’ di colore e qualche croccante novità non guasta mai!
Auguri!!

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