Latte di cocco… homemade!

8 Dicembre, 2010

Se curiosate tra i reparti di cucina etnica dei supermercati avrete sicuramente notato lattine e brick di cartone recanti la scritta Coconut Milk, latte di cocco.
Questo prodotto viene spesso utilizzato nella cucina etnica, perlopiù indiana o thailandese, per la preparazione dei cosidetti Curry. La trasposizione occidentale di questo ingrediente è la panna da cucina, utilizzata per smorzare quel sapore esotico che il latte conferisce alla pietanza e a cui noi occidentali spesso non siamo abituati.
In realtà questo ingrediente è talmente delicato, per nulla “dolciastro” come si potrebbe pensare, che nella preparazione che prossimamente vi proporrò non lo sostituirei per nulla al mondo, il piatto guadagna di sapore (nulla di troppo pronunciato, anzi, credo che la panna da cucina sia molto più pronunciata) e di profumo.
Il latte di cocco confezionato si presenta quasi come una crema, molto denso e corposo, conosco persone che non se ne fanno mai mancare una lattina in dispensa, proprio perchè conferisce immediatamente cremosità e sapore anche ad un semplice curry di pollo improvvisato su due piedi, io non faccio parte di questa categoria, non mi viene così spontaneo fare scorte di prodotti che posso sempre trovare al super, al contrario invece, faccio letteralmente provvigioni di spezie e simili ogni qual volta entro in un supermercato etnico o trovo negozi di speziali (oramai son talmente pochi).
Quello che invece non manca mai in dispensa è… il cocco in scaglie!
Questa “farina” di cocco rapè viene spesso utilizzata per torte, biscotti… ne basta poca per dare quel sapore esotico ai dolci e puntualmente il sacchetto da 500g staziona per mesi in dispensa, ma voi lo sapevate che con esso… potete farci il latte?


Ingredienti (per circa 300ml di latte)
125g di cocco rapè
1/2 litro di acqua minerale naturale

Portare a bollore l’acqua minerale. 
Mettere il cocco rapè in una capiente ciotola e versarci sopra l’acqua bollente. Lasciar macerare per circa mezz’ora.
Con un colino a maglie fini (o una garza pulita) filtrare il latte che si sarà formato, avendo cura di strizzare per bene la farina di cocco in modo che ne fuoriescano tutti i succhi.
Lasciar raffreddare e conservare in frigo per massimo 2 giorni.

Dopo alcune ore di refrigerazione noterete la formazione di una patina spessa 1mm sulla superficie del latte, è il grasso di cocco: potete “scremarlo” (come per il brodo) ma io consiglio di lasciarne un pochino in modo che il liquido guadagni maggiormente di sapore. Rispetto al latte confezionato, quello casalingo è di consistenza meno cremosa ma vi assicuro che se lo assaggiate… è cocco!!

E con la polpa di cocco avanzata dalla preparazione del latte?
Non si butta nulla, ci si fa… la torta!

Il dolce che vedete nella foto è frutto di una sapiente miscelazione di ingredienti… at nasum! Ossia, prendi la polpa di cocco e aggiungici un ovetto intero, mescola per bene… unisci qualche cucchiaiata di zucchero e altrettante di farina miscelata ad un cucchiaino di lievito per dolci… amalgama e assaggia, se manca di zucchero aggiungicene ancora un po’. Se l’impasto è troppo liquido asciugalo con un cucchiaio o due di farina, sino ad ottenere la consistenza di una comune torta lievitata.
Trasferisci il composto in una teglia foderata e inforna a forno caldo a 180°C per circa 35-40 minuti, non aspettare che la superficie si dori in quanto non vi è burro e di conseguenza l’impasto rimarrà chiaro, basta toccare la superficie del dolce, se lo sentite sodo allora potete sfornarlo. 
Otterrete così una torta al cocco morbida, friabile e umida, potreste spolverarla con zucchero a velo o consumarla direttamente così.
Nel caso non vogliate utilizzare troppo zucchero per dolcificare… provate a mettere nell’impasto la polpa di una banana matura matura, avrete un dolce molto esotico e naturalmente dolcificato.
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