Pancakes alle castagne con sciroppo d’acero (e burro fuso!)

3 Gennaio, 2011
Andrea per circa 9 mesi ha vissuto in America, è partito subito dopo Natale 2007, appena laureato.
Per questo arco di tempo ha vissuto nell’Ohio, lavorando ad un progetto per l’Ohio State University, quei nove mesi sono passati velocissimi (essì, strano a dirsi), io impegnata nella stesura della mia tesi di Laurea (Accademia di Belle Arti, Scenografia) passavo le giornate chiusa in Biblioteca a Seregno, entravo alle 9 del mattino e uscivo alle 18 di sera, alle 21 la consueta video conferenza su Skype (sia benedetta la tecnologia)… insomma i mesi sono davvero volati, un susseguirsi di ore, giorni e stagioni e in un lampo mi sono ritrovata in infradito e canottiera ad attenderlo agli Arrivi Internazionali di Malpensa…
Se ripenso a quei giorni… bhe provo nostalgia… no no non frintendetemi, mica ero felice che fosse dall’altra parte del mondo! Anzi… all’inizio l’idea dei 9 MESI era troppo grande perchè io mi rendesi veramente conto di quanto tempo fosse… difatti non ho opposto la minima opposizione, ed effettivamente anche a volerlo non mi sarei mai permessa di interferire così tanto nel suo futuro, insomma sono occasioni da prendersi al volo, no?
La nostalgia credo riguardi la passione verso il progetto di tesi che portavo avanti, per chi non ne fosse a conoscenza riguardava uno spettacolo teatrale inspirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie, di cui avevo curato scene e costumi, oltre alla parte progettuale legata alla messa in scena ho scritto una tesi monografica sulla figura di Carroll, la semantica del suo linguaggio, il ruolo del Nonsense, il “dietro alle quinte” del suo libro,  le radici dei suoi personaggi… un vero e proprio amore nato tra i mille saggi che divoravo… e ora vi chiedo, secondo voi da dove nasce il nome di questo blog? ^-^ 
Ritornando a noi, Andrea e l’America… il timore di tutti riguardava innanzitutto il fatto di vivere in un paese tanto simile quando diverso dal nostro, stili di vita differenti… il fatto di doversela “cavare da solo”, nonostante da anni oramai vivesse a Milano per conto suo a causa dell’Università il fatto di averlo lontano non mi lasciava per nulla tranquilla, in secondo luogo… “Andre che mangi???”, per la serie che a lui piace la cucina saporita e spaciugosa, anche se devo ammettere ha abitudini alimentari ottime, ma quando c’è qualcosa che stuzzica la gola non fa tanti complimenti ^-^ . Fortunatamente il fatto di vivere da solo e di cucinarsi personalmente pranzi e cene non lo ha fatto deviare dalle sue abitudini italiane, nonostante la qualità e reperibilità di alcuni alimenti fosse alquanto scarsa, verdure carissime e prodotti come passata di pomodori e verdure in scatola piuttosto pessimi.

Il pensiero all’America mi è ritornato in questi giorni… quasi 3 anni fa esatti si laureava e il pensiero che di lì a poche settimane sarebbe partito mi ha fatto passare un Natale un po’ malinconico… 
Vabbè lasciando stare questi ricordi… pensando all’America sono venuta fuori con la domanda: 
“Ma tu, i pancake con lo sciroppo d’acero… li hai mangiati?”
Risposta “NO”
Ossignore, 9 mesi in America e neanche una colazione American Style?
Rimediamoooo

Ingredienti (per 4 pancake)
100 g farina 00
25g farina di castagne
1 cucchiaino raso di lievito per dolci
2 cucchiai di zucchero (per me alla vaniglia)
1 uovo sbattuto
180g latte

In una ciotola capiente mescolare le due farine con il lievito. 
A parte unire l’uovo leggermente sbattuto con il latte e versare sulle farine amalgamando con una frusta, non devono formarsi grumi, dovrete ottenere una pastella.
Mettere in frigo a riposare per una trentina di minuti, coprendo la ciotola con della pellicola.
Scaldare una padella da crepe (o un padellino con il fondo spesso) e farvi fondere un pezzettino di burro, con un mestolo mettere un po’ di pastella nel centro della piastra e far cuocere per un minutino, girare sull’altro lato e proseguire la cottura per una ventina di secondi.
Disporre il Pancake su un piatto e proseguire nella cottura della pastella, avendo cura di impilare le frittelle una sopra l’altra in modo che si mantengano calde.
Servire con un’abbondante sgocciolatura di sciroppo d’acero e un cubetto di burro semi-fuso.
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