Paratha indiano

3 Giugno, 2013

La cucina indiana è da sempre la nostra preferita, io ed Andrea raramente usciamo a cena e le poche volte che lo facciamo puntiamo quasi esclusivamente sull’etnico, salvo qualche rara occasione in cui ci viziamo andando da chef Morelli visto che abbiamo la fortuna di averlo qua in centro a Seregno (per la cronaca, alla mattina al Parco spesso mi capita di correre assieme al suo maestro di sala eheheh).
All’estero, invece, la cucina etnica è quasi di rito: negli USA abbiamo mangiato talmente tanto cibo indiano, tailandese… da esserne letteralmente saturi. 
Perchè mai, vi chiederete… bhe, purtroppo se qua in Italia queste tipologie di cucine sono spesso di bassa qualità (ma non sempre, se volete mangiare indiano a Milano fate un salto da Rangoli, se invece volete la cucina tailandese  vi tocca andare a Cantù da SawaTdee Ka perchè il Thai Elephant dove spessissimo andavamo ha cambiato gestione e ora è in mano ad… italiani _o_), all’estero ( Londra, Parigi, USA) grazie all’alta percentuale di etnie diverse (e tranquillamente integrate con la popolazione) potete trovare questi ristoranti a livelli qualitativi  alti, con una cucina molto molto simile all’originale  (che se non avete nell’immediato futuro in programma un viaggio in India non è male!).
Tornando a noi, la nostra passione per la cucina indiana ci ha portato a collezionare una serie infinita di ingredienti e spezie: dalla pasta di tamarindo che conservo gelosamente in frigo per i chutney, alla polvere di mango, foglie di curry essiccate… ecc ecc, la maggior parte prese direttamente da Kalustyan a NY ma che finalmente ho visto anche in Italia da Kathay a Milano, trattasi di meta obbligata per tutte le foodblogger appassionate, ho sentito di vere e proprie missioni in Paolo Sarpi per far scorte in questo supermercato etnico fornitissimo di ingredienti per la cucina etnica, anche riguardo ai “freschi” come tofu, citronella ecc… tra l’altro ha attivato anche una sorta di spesa online con consegna in tutta Italia quindi, fate un po’ voi! ^^ ( io vi tento, lo so!), tra l’altro se siete in zona venerdì 7 sarò proprio lì assieme a Francy per far scorte ^^.

Da Instagram ( chiharubatolecrostate )
il cassettone delle spezie
Tutto questo per dirvi che, se avrete la sciagurata sventura di essere ospiti a casa mia, vi beccate il menù indiano del giorno!
Già qui  trovate qualche ricetta, di solito ho sempre accompagnato il tutto con del comune pane chapati, ma questa volta ho voluto preparare il paratha, un tipico pane ripieno con paneer (formaggio indiano che ho sostituito con del Philadelphia… dopo vi spiego anche il motivo ^^), cumino, coriandolo fresco e piselli. Essendomi avanzato del ripieno dei Samoosa alle patate e piselli ho utilizzato anche questa tipologia di farcitura. Nella foto sopra vedete segnati chiaramente i vari passaggi riguardo la farcitura, questo pane è di facile realizzazione, la ricette è facilmente memorizzabile, non c’è lievito e la cottura si effettua in padella antiaderente quindi niente forno e lunghe attese di lievitazione, si fa in poco tempo ed è ottimo anche a temperatura ambiente, quindi tenetelo presente per i futuri picnic!

Ingredienti (8 pani )
1 cup e mezza di farina 00 (andate ad occhio regolandovi con una tazza, non occorre la precisione al grammo)

1 cup e mezza di farina di tipo 2 (la trovate nei negozi bio, potete utilizzare una farina integrale o semplicemente della 00)
un cucchiaio di olio
acqua tiepida qb

In una ciotola unire le farine, l’olio ed aggiungere acqua qb per ottenere un panetto morbido e soffice (ma non appiccicoso).
Copritelo a campana (con una ciotola) e lasciatelo riposare un’oretta a temperatura ambiente (bastano anche 15-20 minuti).
Dividetelo in 8 porzioni (sono palline piccole, questi pani sono una sorta di focaccina grandi quanto un palmo di mano), appiattite la pasta in un disco e ponetevi nel centro una cucchiaiata di farcitura (fig,1), richiudete la pasta con i lembi e sigillate bene (fig.2), delicatamente appiattite la pallotta farcita facendo attenzione a non far fuoriuscire il ripieno e mettete da parte.
Ripetete fino all’esaurimento della pasta.
Volendo potete preparare in anticipo il tutto, impilare le focaccette ponendo un quadrato di cartaforno tra l’una e l’altra in modo che non si incollino e conservare in frigo.
Al momento di cuocere scaldare per bene una padella antiaderente a fiamma vivace, con del ghee (burro chiarificato, lo trovate anche al supermercato) o dell’olio di semi spennellare le due facce della focaccia e cuocere su ambo i lati per 2-3 minuti.
Conservare al caldo .
Sono ottime anche il giorno dopo riscaldate.
Per la farcia
io ho riempito con del philadelphia in panetto lavorato con un cucchiaio abbondante di semi di cumino tostati, foglie di coriandolo fresco, mezzo cucchiaino di Garam Masala e piselli sbollentati. Ma nessuno vi vieta di farcire con quello che preferite.
Per dovere di cronaca, ho utilizzato il philadelphia perchè sono in pieno studio della Cheesecake senza cottura e quindi… ne ho fatto scorta!

Da Instagram

Se siete curiosi, il menù della serata prevedeva
-Antipasto fusion a base di falafel, mini samoosa e bicchierino di hummus con crostini
-Pollo al curry con riso basbati
-Pane paratha
Per dessert… una cosa che non centrava nulla ma data la produzione massiccia dell’ultimo periodo qualcuno doveva pur mangiarsela… cheesecake da frigo! ^^
Da Instagram
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