Porridge d’avena e finocchi… ricordi sfuocati e hotel parigini.

6 Marzo, 2012

Già avevo parlato del porridge, ve lo ricordate? Una dolce colazione di avena, ciliegie fresche e acqua di rose.
Sono infinite le varianti per questa particolare preparazione in cui l’avena, considerato uno dei super cibi, viene impiegata: si passa da quelli dolci (con uvette, con frutta fresca, frutta secca, cioccolata… se siete curiosi la tata nel suo blog  ne propone diversi qui e qui e ancora qui ), ma esistono anche le versioni salate in cui questi cereali fioccati vengono cotti con l’aggiunta di un pizzico di sale (o addirittura in un brodo anzichè nella semplice acqua) e arricchiti con verdure di stagione. Il risultato? Quasi un risotto ma molto più morbido in quanto non si tratta più di cuocere dei chicchi ma dei fiocchi che vanno ad assorbire i liquidi trasformandosi in un cibo super saziante e cremoso.
In questi giorni sono passata dagli smoothie freddi bevuti durante gli spuntini ai porridge bollenti preparati a colazione e spessissimo anche a pranzo… una Primavera che ha fatto un passo indietro… e la mia cucina reagisce di conseguenza, cambiano immediatamente i colori degli ortaggi e se prima c’era il desiderio di colore con mele rosse, le prime fragole che ho trovato dolcissime, ora ritorno al dolce confortante dell’avena e dei finocchi cotti, i legumi secchi ammollati durante la notte che si trasformano in creme dolci, il latte caldo con un pizzico di cacao amaro, il cioccolato fondente al 90% grattuggiato nei muffin di crusca d’avena…
Vorrei condividere con voi non solo la ricetta di oggi… ma anche i ricordi ad essa legata, spesso mi sentite parlare dei ricordi di passati lontani, sensazioni… ma quello di oggi è un po’ più recente… E’ un ricordo che corre per le strade di Parigi… una Parigi fresca e frizzante alle prime ore del mattino, con i bambini mano nella mano con le tate o i genitori che si accalcano ai cancelli dell’ Ecole… una Parigi a tratti profumata di spezie dei quartieri indiani… e a tratti dal profumo di polvere e vita passata tra le mure di Versailles… la Parigi della stanza di Hotel che si affacciava sul Sacrè Coeur, che non mancava mai di avere una bella Potimarron accanto al comodino del letto… e che tutte le sere profumava di mela e al mattino di porridge …
Ingredienti (per una porzione, come in foto)

60g di fiocchi di avena (esistono grandi o piccoli, io ho utilizzato quest’ultimi che vantano una cottura più veloce)
mezzo finocchio tagliato a velo con una mandolina
1 cucchiaio di Mirin (vino dolce utilizzato nella cucina orientale)
1 cucchiaio di salsa di soia
aneto fresco o secco
sale
1 cucchiaio di yogurt greco (o panna densa, burro) per mantecare
Per prima cosa mettere in una padella ricoperta da un velo di olio il finocchio, lasciarlo rosolare leggermente, bagnatelo con il mirin e  fate evaporare l’alcool, unite la salsa di soia ed un goccio di acqua, rimestate per bene e lasciate stufare a fiamma bassissima e con il coperchio sino a quando non risulterà morbido e cotto, controllate di tanto in tanto che non attacchi e nel caso aggiungete un filo di acqua. Regolate di sale o aggiungete altra salsa di soia.
In un tegame mettete i fiocchi di avena e ricopriteli con l’acqua con un pizzico di sale (o un brodo leggero di verdure), accendete il fuoco a fiamma moderata e lasciate scaldare girando di tanto in tanto, nel momento in cui l’acqua raggiunge il bollore mescolate costantemente, nel giro di qualche minuti i fiocchi avranno assorbito il liquido trasformandosi in una zuppa cremosa, in caso di bisogno aggiungete ancora un po’ di acqua sino ad ottenere la consistenza preferita. 
Una volta cotto regolate di sale e aggiungete un bel pizzico di aneto e i finocchi (a voi la scelta: potete aggiungerli tutti o solo qualche cucchiaiata e consumare il resto come contorno), impiattare e mantecate con yogurt greco o burro.
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