Saint Honorè…Buon Natale a tutti e… BUON COMPLEANNO MAMMA!!

24 Dicembre, 2009

Ecco finalmente… l’attesa è finita e anche questo Natale è arrivato.
Non so bene il motivo ma… mi ritrovo sempre un po’ triste alla sera della Vigilia, forse il mio Natale è ancora legato alla MAGIA di quando ero piccola, Babbo Natale e le renne… e ora la sera rimpiango quelle notti in cui non vedevo l’ora di andare a dormire per risvegliarmi con la consapevolezza che Qualcosa, o meglio, Qualcuno quella notte era passato da me…
Ora la mia magia stà nell’attesa di questo giorno, nella cura nel preparare cose che spero possano piacere alle persone a cui voglio bene… Oggi vi parlerò di una torta… La notte di Natale è nata la mia mamma, in pochi se ne ricordano in quanto viene spontaneo fare gli auguri di Buon Natale… ma poveretta del suo compleanno quasi sempre nessuno se ne ricorda! Ad ogni Vigilia ci raduniamo io e i miei genitori davanti al fuoco, in soggiorno, scartiamo i regali e in genere le faccio trovare la sua torta preferita sul tavolo: la Saint Honorè, presa sempre in pasticceria. Quest’anno ho voluto provarci io… partendo da zero: Pan di Spagna preparato per la prima volta, idem per i bignè creme e… anche la decorazione era un lato oscuro per me (ok…ho fatto l’Accademia di Belle Arti…ma non abbiamo mai usato la Sac a poche!!).

Forse qualcuno si ricorda di questi, un po’ di tempo fa li avevo preparati per prova, fare i bignè mi sembrava difficilissimo e invece è stato molto divertente, di quella infornata ne ho surgelati qualcuno, in previsione di questa torta, e devo dire che facendoli scongelare dalla sera prima si sono mantenuti perfettamente. Per realizzare questa torta ho dovuto stendere un vero e proprio piano di battaglia, doveva essere una sorpresa e ho lavorato di nascosto per tre mattine (sveglia alle 5 e alle 8 doveva essere tutto pulito ed in ordine, in modo che lei non si accorgesse di nulla).

22 Dicembre: Realizzazione del Pan di Spagna (dopo aver studiato almeno una decina di ricette, preso appunti sulla durata della montatura delle uova – per la cronaca, 20 minuti con il frullino per montarle con lo zucchero…sennò rischiavo il collasso in forno) ecc… Risultato perfetto! Una volta raffreddata la base è stata spedita in taverna, ben avvolta nella pellicola per alimenti e lontana da occhi indiscreti.

23 Dicembre: in questa giornata ho semplicemente scongelato i bignè alla sera, avendo già un panettone con lievito madre da cuocere ( e dici poco…la ola davanti al forno affinchè lievitasse!).

24 Dicembre… la giornata più massacrante… Alle ore 7 del mattino inizio a preparare la crema pasticcera: sbatto i rossi d’uovo con lo zucchero, aggiungo la farina, verso il latte (attenzione ai grumi!), incido la bacca di vaniglia, unisco la scorza di limone…cuocio e…odore sgradevolissimo uscire dal pentolino: POSSIBILE CHE A CASA MIA SI TENGA IN FRIGO UNA BOTTIGLIA DI LATTE SCADUTO IL 9 DICEMBRE??? Butta tutto e ricomincia da capo… Ore 8.30 la crema riposa nella ciotola, coperta da pellicola e posizionata tatticamente sul terrazzo della mia mansarda (in frigo la vede subito!) Ore 10: devo assolutamente aggiungere la panna montata alla crema e separarne una parte a cui aggiungerò del cacao, inmodo da ottenere la crema cioccolato da alternare a quella bianca nella decorazione! Quatta quatta esco dalla cucina con il frullino, recupero una ciotola di metallo che avevo messo a raffreddare nella neve (in teoria si metterebbe nel congelatore, ma straripa di cose!) e mi chiudo in camera a montare la panna (ovviamente il frullino fa rumore… e ovviamente mamma chiede cosa sia… il SILK EPIL OVVIAMENTE! POTRO’ DEPILARMI PER NATALE O NO??? ahahahah). Una volta montata la panna la amalgamo alla crema, nel frattempo mamma è uscita: in un lampo mio fratello recupera il Pan di Spagna dalla taverna, con precisione chirurgica lo taglio in tre strati, lo bagno con il liquore e lo farcisco di crema… una volta ricomposto spennello i bordi con altra crema e mentre caramello i bignè mio fratello ricopre il bordo della torta con la granella di nocciole… e mio papà con il cucchiaio mi ruba buona parte della crema dalla ciotola! Con una siringa ho farcito i bignè e ho preparato la crema cacao che prontamente Marco (fratello) riporta sul terrazzo. Impacchetto nuovamente torta e bignè e ri-nascondo tutto in taverna. Ore 17: mio papà riesce a portare fuori casa mia mamma… una bella passeggiata per le vie di Seregno sotto un diluvio (mio papà che esce per negozi?? Alla Vigilia di Natale poi… con scrosci di pioggia!! Mamma è stranita…) Nel frattempo il mio Amico Dany è passato a trovarmi… in men che non si dica gli appioppo in mano cucchiai e creme e via in camera mia a decorare la torta: dopo un rapido calcolo decido che i bignè anzichè 7 saranno 5 (questioni di estetica), Marco e Dany si immolano e con immenso sacrificio si pappano i 2 avanzati. Si dia inizio alla decorazione (la fase che più mi preoccupava per 2 precisi motivi: non ho mai decorato una torta con le punte della sac a poche e temevo di rovinare tutto e, sopratutto, temevo che la crema fosse troppo molle e non tenesse la forma).

Fortunatamente i 5 anni di Liceo Artistico e i 5 di Accademia mi sono venuti in aiuto e, grazie alla mia super punta in metallo per la Sac a poche (7 euroo!!!!) le decorazioni sono venute meglio di quanto sperassi (ok, la crema spatellata sui vestiti, sui miei capelli, sul naso e persino nella bustina dei trucchi in bagno sono solo un piccolo dettaglio…).

In meno di 15 minuti la torta è pronta per essere trasferita, ben coperta, sul terrazzo della mansarda, al freddo (le creme si son conservate perfettamente!). Che dire… è stata una bella sorpresa e, sopratutto…BUONA!

Ah… è avanzata un po’ di crema al cacao… mio fratello Marco ha gradito!

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