Siete mai stati a Collodi?

14 Aprile, 2012
Di nuovo alla scrivania.
Quando stacco per qualche giorno dal blog e dal pc mi viene sempre difficile ritornare a scrivere, e non perchè io non abbia nulla da dire…al contrario… ho una valanga di foto di Firenze, ricette da postare pronte in archivio, recensioni di ristoranti incontrati in Toscana… e come sempre quando ho troppo da raccontare… finisco col non concludere nulla!
Oggi si ricomincia con calma però, dopo la pila di vestiti stirati, il pane in lievitazione per una cena domani sera, il marito “spedito” dai suoceri per recuperare dei documenti, i tre concerti con il quintetto archiviati… rieccomi alla tastiera, a pochi centimetri dai famosi finestroni che si affacciano su una Seregno umida di una pioggia che batte sui vetri incessantemente e che mi fa sentire meno in colpa per non averli ancora lavati questo mese (ecco, i miei famosi 12 finestroni pavimento-soffitto… bella la casa, luminosa la casa… ma a pulirli!!!).
Quella appena trascorsa è stata una Pasqua dal sapore di fuga: fuga dai parenti, dai pranzi in famiglia, dai doveri casalinghi… rotta verso la Toscana che da sempre porto nel cuore e che per 5 giorni ci ha riempito gli occhi con le sue campagne verdi ed ocra, i campi arati, i filari di vigneti, le glicini in fiore e gli ulivi d’argento. 
Firenze e le sue strade che profumano di storia… piccoli paesini dal sapore di fiaba… e oggi inizio proprio con uno di questi, un paesino che è dall’inizio alla fine una fiaba… 

– C’era una volta…
– Un Re! – diranno subito i miei piccoli lettori.
– No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno.
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