Torta con Grano Saraceno e fior di sale (by Cavoletto di Bruxelles)

7 Marzo, 2010

Girovagando qua e là tra i blog ho letto che tantissime di noi sono andate alla presentazione del suo libro, sparpagliate tra le varie città di Italia abbiamo atteso pazientemente per ore (almeno, io mi son fatta due ore di fila!!) che arrivasse il nostro turno per farci autografare la copia del libro, per scambiare due parole con lei. Altre, invece, hanno avuto la fortuna di partecipare alle giornate di “cuciniamo insieme” e hanno diviso con lei pentola e tagliere!
Il suo libro, come del resto il suo blog, ha un che di patinato, basta sfogliare le prime pagine che già ti perdi nel suo giro tra le cucine di Italia e del Mondo, a volte mi chiedo se quello che fotografa è commestibile o finto perchè è tutto così perfetto : colori, piatti, posate… anche le briciole sembrano messe lì apposta! (… e mi sa che lo sono, o almeno, io quando faccio le foto ai miei piatti dispongo anche il briciolume vario secondo un preciso “disegno”).
Quando ho comprato il suo libro non sapevo se realmente avrei fatto qualcuna delle sue ricette, preciso che adoro come cucina, ma sono consapevole che tante combinazioni di sapori non sono adatti per i palati spartani di casa mia e della maggior parte delle persone per cui cucino, al di là forse di alcuni dolci.
Oggi, complice un pacchetto di farina di grano saraceno in prossima scadenza, mi sono messa a spulciare “qualche” ricettario presente in camera mia (ehm…solo la lettura di tutti gli indici dei libri sui dessert mi ha portato via un’oretta buona…) e proprio nel suo “Libro del cavolo” ho trovato questo dolce!
Credo faccia parte di quella schiera di dolci tipici del Nord Europa, in genere la si trova in versione lievitata con farciture di mirtilli o frutti rossi. Sigrid, invece, ce ne propone una versione più “biscottosa” anche se la consistenza è comunque quella friabile di una torta. Non vi sono marmellate o confetture che la farciscono, come suggerivo sopra , l’idea è quella di una via di mezzo tra il biscotto e la torta, dal morbido gusto di burro e uova che contrasta con quello più grezzo del grano saraceno, un equilibrio di sapori che ad un certo punto viene “shokkato” dal granellino di Fior di Sale che ti scrocchia sotto i denti e che mi porta subito a pensare a quelle belle frolle del Nord Europa a base di burro salato.
Le parole che Sigrid utilizza nel descrivere questo dolce sono più che azzeccate per far capire il connubbio di sapori presenti all’interno di questa torta

“[…] Fa un’impressione genuinamente campagnola, grazie al grano saraceno, e sopratutto non è per nulla stucchevole grazie al Fior di sale che da del peps all’impasto.
Per il resto i sapori sono semplici ma intensi, una vera torta da merenda di quando eravamo piccoli, perfetta quindi per un tè pomeridiano un po’ regressivo, quando fuori piove e un bisogno di coccole con un retrogusto infantile si fa pressante”
Ingredienti (per una teglia da crostata di 21cm di diametro
180g farina di grano saraceno
100g farina 00
240g burro morbido
200g zucchero
4 tuorli
1 uovo intero
3 cucchiai di rum
1/2 cucchiaino di fior di sale

Per spennellare
1 tuorlo + 1 cucchiaio di latte

Sbattere il burro morbido con la frusta finchè sia chiaro e cremoso. Aggiungere lo zucchero e sbattere ancora, poi unire i tuorli, il rum e il fior di sale (io ho utilizzato il Fior di sale alla Vaniglia), sbattendo sempre. Aggiungere infine le farine e mescolare quanto basta per ottenere un impasto bello omogeneo. Imburrare una teglia da crostata di 21 cm di diametro, versarci l’impasto, livellarlo e spennellarlo con il tuorlo sbattuto con il latte. Con una forchetta tracciare una grata sulla superficie dell’impasto. Spolverare con una presa di fior di sale e infornare a 180°C per 40 minuti o finchè sia bello dorato.
Lasciar completamente raffreddare prima di servire.

Note personali: la torta tende a seccare se lasciata all’aria, consiglio, una volta tagliata, di conservarla sotto una campana di vetro. A mio avviso il granellino di Fior di Sale è indispensabile, quindi mettete da parte le titubanze “italianeggianti” e aprite il palato ai sapori del Nord!!

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