Torta di mele Uno Due e Tre!

17 Marzo, 2010

Non so voi, ma quando parto per le vacanze (che siano di due giorni…che siano di 2 mesi), il borsone dei libri & accessori di cucina pesa più che quella dei vestiti: bilancia pesa alimenti (senza di quella come si fa??), ricettario sulle torte dolci, quello per le torte salate, quello sulle creme, quello dei sughi… e poi il ricettario sulle Feste in Giardino, quello sulle bevande… insomma non si sa mai! Finiti i libri attacca la scorta dei semi-semini-frutta secca- zuccherini… poi la vaniglia e i lieviti (e questo mi ricorda che questa estate avrò anche la Pasta Madre al seguito!)…
Quindi, vada per i periodi di “trasferta” lunghi, il bagaglio ne vale la pena… ma per quei week end di 2 massimo tre giorni?? Se vien voglia di cucinare dolci che fo’? (Tenendo conto che non ho la possibilità di avere Internet a portata di mano), pensa che ti ripensa ho spulciato qua e là tra i miei libri alla ricerca di una ricetta che potesse soddisfare 3 punti fondamentali:
  1. Il dolce deve piacere a tutti (Tatin, Meringate, Crumble, Fondant… insomma non tutti apprezzano)
  2. Il dolce deve avere una ricetta facilmente memorizzabile (Ora, non so voi, ma io mica mi ricordo a memoria tutte le dosi dei dolci che faccio!)
  3. Punto trascurato da molti ma ESSENZIALE, la dimensione dello stampo! Essì, fateci caso, nei ricettari lo stampo consigliato in media (sia per lievitati che per crostate) si aggira attorno ai 20-22 cm di diametro. Ora, non so voi, ma io ho dovuto comprare appositamente queste teglie in negozi specializzati perchè in tutti i supermercati che ho girato le teglie e le tortiere sono enormi, diametro 26! E cosa succede se integliamo un dolce da “tortiera-diametro-22” in uno stampo da 26? Torte lievitate bassissime… crostate sottilissime senza bordo… insomma saranno comunque buone ma l’aspetto estetico non sarà dei migliori. Tutto questo per dire che la tortiera/teglia che 9 volte su 10 trovate in una casa in affitto o di vacanza o di amici/parenti, a meno che non abbiano manie da pasticcera, sarà di diametro 26 e quindi la mia ricetta “da viaggio” deve avere le dosi per questo tipo di teglia.
Dopo tanto cercare sono arrivata alla conclusione che il dolce per eccellenza che in genere piace a tutti è la classica torta lievitata di mele (azz… che sfortuna, al vostro pro-zio non piace la mela? Voilà, torta di pere! No? Albicocche, pesche…prugne… niente frutta e una bella spolverizzata di zucchero a velo e via! Versatile no?).
Qualche modifica sui numeri e sulle grammature e la ricetta è anche facilmente memorizzabile, come?
Facile:

TORTA DI MELE 1, 2, 3!

1 La bustina di lievito
100 i grammi di burro fuso
2 il numero delle uova
200 i grammi di zucchero (la volete dolce dolce? Potete aumentare fino a massimo 250g)
3 le mele sbucciate e tagliate a spicchietti di 3-4 mm
300 i grammi di farina
latte o yogurt qb per ammorbidire l’impasto

Preriscaldare il forno a 180°C.
Con una forchetta sbattere le uova in una ciotola assieme allo zucchero, quando otterrete un composto omogeneo aggiungete poco alla volta la farina mischiata al lievito e il burro fuso. Continuando a mescolare aggiungete latte o yogurt quanto basta per rendere l’impasto morbido.
Versare in uno stampo da torta di diametro 26cm livellare la superficie e decorare con le mele a spicchi (o altro tipo di frutta).
Infornare a 180°C per 50 minuti circa (Prova Stecchino).
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