Torta di pane alla vaniglia, fichi e mandorle

19 Giugno, 2010
Negli ultimi mesi si è parlato parecchio di come riciclare il pane avanzato, è stata indetta anche una raccolta a tema a cui avevo partecipato con la ricetta della Torta Paesana, un dolce tipico delle mie zone (Brianza) a base di pane, latte,zucchero, cacao, amaretti, pinoli ed uvette, poi come in tutte le ricette di paese ci sono le variazioni, alcune famiglie aggiungono un uovo, altre del burro, essendo ricette tramandate a voce non si è certi di come sia l’originale, ma forse il bello è anche questo, no?
Ma ritorniamo a noi, questa ricetta l’ho trovata su un manuale della Tommasi Editore (sempre lui), la considero la versione bianca della mia Torta Paesana, anche se ha alcuni ingredienti (burro e uova) che nella mia torta nera non sono presenti, il bello di questo dolce è che potete arricchirlo a piacere con frutta secca-disidratata in base ai vostri gusti e a quello che avete in casa, otterrete di volta in volta sfumature di gusto differenti in quanto la base di pane-latte è piuttosto neutra.
La prima volta che l’ho preparata, più di un anno fa, l’avevo arricchita con uvetta e noci. Oggi ho voluto rivisitarla in chiave più “primaverile” e delicata: non so se vi capita mai di sentirvi addosso un colore, in base al tempo o all’umore, ecco il mio colore di oggi è un bianco lattiginoso velato di rosa tenue, il latte quindi non poteva che essere l’alimento base del dolce del giorno, la vaniglia (ad esaltarne il gusto naturale), i fichi secchi
dalla Grecia (dalla buccia bianca e l’interno rosato) e le mandorle che hanno quel fiore bellissimo, di un rosa perlato tenue tenue.

Anche con questa ricetta partecipo alla raccolta

Ingredienti (tortiera da 26 cm)
250g di pane secco
1 litro di latte intero
200g di zucchero
100g di burro fuso
3 uova
1 baccello di vaniglia
qb di mandorle intere e a lamelle
una quindicina di fichi secchi

Per prima cosa spezzettare il pane secco.
Portare a bollore il latte in una pentola molto capiente,ricordatevi di unire anche il baccello di vaniglia inciso nel senso della lunghezza, successivamente aggiungere il pane (togliere il baccello) e schiacciare per bene con un mestolo in legno, in modo che si inzuppi, continuare a mescolare sino a quando l’impasto ottenuto non riprenderà a bollire. Togliere dal fuoco e lasciar intiepidire qualche minuto, successivamente ridurre in tutto in purea con un frullatore ad immersione.
A parte sbattere le uova con lo zucchero, fino a quando non otterrete una spuma giallina (2 minuti), rovesciare questa crema sull’impasto tiepido, aggiungervi il burro fuso, le mandorle intere e i fichi tagliati a pezzetti.
Versare il composto in una tortiera imburrata o coperta di carta forno, decorare con le lamelle di mandorla. Cuocere a forno preriscaldato a 180°C per 1 ora abbondante, dopo 40 minuti circa coprite con della carta argentata la superficie del dolce in modo che non si scurisca troppo (le mandorle rischierebbero di bruciare).
Una volta estratta dal forno la torta risulterà molto morbida-molle (come la torta paesana), occorre aspettare che si raffreddi prima di mangiarla, rischierebbe di rompersi se affettata ora. Il dolce l’ho sfornato alle 8 del mattino e a mezzogiorno era giusto tiepidino. Come la torta nera si conserva un paio di giorni fuori dal frigo, magari coperto in modo che non secchi, più giorni in frigorifero.

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