USA: Biscotti vegani alla farina di avena e sciroppo d’acero

22 Gennaio, 2012
Whole Foods Market

Una delle cose che più mi ha fatto riflettere durante il viaggio in America, manco a dirlo, è stata la cultura alimentare. 
America non è sinonimo di hamburger e patatine, o meglio, non sempre… sinonimo di cibo forse sì, dato che la cosa che ci colpiva era il persistente odore di cibo dalle sei del mattino a tarda notte… al punto da divenire quasi insopportabile. Tornata in Italia non potevo non gioire dell’odore di terra, erba e fiori che Seregno ogni tanto ci regala nelle mattine d’autunno quando il parco dinanzi a casa mia è ancora impregnato dell’umidità della notte.
Se lungo le coste dell’Oceano era l’odore di mare a far da padrone, nelle grandi città bastava spostarsi di pochi metri per passare dall’India al Marocco, dal cumino allo sfrigolio dell’hamburger sulla piastra, zaffate di delizioso curry e delicato aroma di riso al vapore per il sushi. In particolare, a Chicago il nostro hotel era situato in una zona zeppa di ristoranti e ogni mattina usciti dalla porta a vetri della hall ci dava il buongiorno un misto di aromi di salsiccia e hamburger ^^ la sera, invece, attorno a mezzanotte l’aria tiepida veniva letteralmente invasa dal delizioso aroma di cioccolata calda proveniente da una fabbrica di cioccolato situata sotto uno dei tanti ponti mobili che attraversano i numerosi canali d’acqua della città, quasi come una favola degna di Willy Wonka ^^.
Durante queste tra settimane statunitensi ho scoperto come gli stati uniti vantino anche una grossa cultura agricola, forse messa in ombra dai centinaia di prodotti precotti, surgelati, preconfezionati che invadono i cartelloni pubblicitari e gli scaffali dei supermercati, ma credetemi… lungo il tragitto nel Vermont ho mangiato le mele più buone della mia vita, nei mercati agricoli che durante i prossimi post vi illustrerò ho trovato frutti ed ortaggi che qua ci sogniamo… una varietà allucinante di prodotti che mi faceva rimpiangere il fatto di vivere in hotel e non poter avere a disposizione nulla per poter cucinare.
Un’attenzione particolare e di tutto rispetto è quella rivolta anche a quella larga fetta di popolazione che segue particolari diete, in particolare vegani e vegetariani. Anche nei supermercati più semplici, nelle sale da tè, sulle bancarelle al mercati, i prodotti vegan compaiono tranquillamente accanto ai comuni biscotti e cookies e ogni ristorante “americano” o etnico ha piatti a base di tofu o seitan.
In particolare per chi fosse interessato e dovesse intraprendere un viaggio da quelle parti, segnalo la catena di supermercati Whole Foods Maket una sorta di Naturasì ma dalle dimensioni e rifornimenti decisamente  superiori, è stato il mio rifornitore principale di colazioni a Chicago: macedonie di frutta fresca, yogurt “vero” e non i budinetti vanigliosi che ci venivano offerti negli hotel, dispenser di cereali, semi e granola che potevi acquistare direttamente a peso nella ciotolina usa e getta fornita dal supermercato e consumare nell’area ristoro dove trovavi tavoli e sgabelli il legno accanto alle numerose vetrate che si affacciavano sulla città, nella sezione self service già dal primo mattino potevi trovare scaldavivande zeppi di porridge d’avena fumante, pancake (vegan e non), e altri cibi che spaziavano dalla classica colazione americana alle macedonie di frutta; verso l’ora di pranzo e cena porridge&co venivano sostituiti con altre preparazioni, etniche e non, vegane e non, piatti a base di tofu o vendure, zuppe, legumi, verdura fresca cruda o cotta… anche in questo caso diverse cene sono state risolte con un piatto acquistato in queste catene di supermercati.

Basmati, verdure e tofu arrosto

A New York, invece, nella piazza di Union Square potete trovare un favoloso mercato contadino (len-merc-ven) dove troverete bancarelle di dolci, biscotti e torte vegan.

Union Square NY, Farmer’s Market
Bancarella di dolci vegani in Union Square NY

 Se invece siete a zonzo per la città e vi venisse un’improvvisa voglia di bervi un tè caldo ( o freddo) vi consiglio questa catena di “sale da tè” in cui potrete perdervi tra un’infinita selezione di tè neri, verdi, giapponesi, cinesi… caldi o freddi… e ovviamente potrete scegliere se accompagnarli con un dolce (a base di tè ovviamente) o un biscotto/torta vegano e non. 

Vegan cookies
TeaLuxe in Boston 
 Questa post si conclude con una ricetta, ovviamente vegana, dato che oggi ho parlato di questo lato un po’ “nascosto” dell’America, si tratta di biscotti con farina d’avena, mandorle e dolcificati con sciroppo d’acero. L’avena è un cereale “dolce” di natura, invece lo sciroppo d’acero conferisce una dolcezza molto particolare ed aromatica (sentirete che buon profumo che vi ritroverete in casa!).
Ingredienti ( una trentina di biscotti)
500g farina d’avena
225g farina di mandorle
mezzo cucchiaino di sale fino
1 cucchiaino di cannella
125g olio di riso (o di semi)
125g sciroppo d’acero
marmellata ( ho usato more/fichi e pesche preparate questa estate)
Accendere il forno a 180°.
Unire nella ciotola dell’impastatrice (o in una comune ciotola) le farine, il sale e la cannella. Azionare l’impastatrice con la foglia ead aggiungere i liquidi (olio e sciroppo d’acero), inizialmente si formerà un impasto grumoso, mano a mano diverrà una sorta di frolla molto morbida. Se non avete un’impastatrice mescolate con un cucchiaio di legno per poi passare alle mani.
Con l’impasto ottenuto ricavate tante palline grandi quanto delle noci e posizionatele in una teglia foderata. Praticate un’incavo in ciascuna di esse con il pollice e riempitelo con un pochino di marmellata.
Infornate per circa 20 minuti o sino a quando non sono ben coloriti.
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