Verdure e colori

13 Marzo, 2013

Oggi niente ricetta ma solo qualche “nozione alimentare” se così possiamo definire le due o tre curiosità di cui vorrei parlare.
Nel corso di questi anni di blog al piacere di cucinare/fotografare/scrivere si è aggiunto anche quello di voler conoscere il più possibile quello che la Natura, attraverso il cibo, ci vuole donare.
Capire cosa faccia bene a cosa, come “curarsi” o prevenire attraverso il cibo. 
Valentina sicuramente mi ha aiutata ad avvicinarmi a questo mondo, e come lei tanti altri blog (sopratutto stranieri, dove, in barba alla nostra tanto amata “dieta mediterranea” sembra esserci molta più attenzione di noi a quello che si introduce nel piatto).
Infine viaggiando, visitando i mercati all’estero non ho potuto che dispiacermi comparandoli alle nostre tristi bancarelle di frutta e verdura… negli Stati Uniti (ma anche solo in Inghilterra e Francia) ho visto prodotti della terra che mai avevo visto sino a quel momento, e ho visto anche persone che li acquistavano eh!
Diversi mesi fa, per la prima volta in un supermercato di Seregno ho visto le patate e le carote viola, che sino a quel momento avevo avuto modo di acquistare solo in Francia e negli USA.
Inutile dire gli sguardi sospettosi di chi mi osservava mentre le mettevo nel cestino della spesa… alcuni mi hanno chiesto se erano marce…
Dopo qualche mese questi prodotti sono scomparsi e l’addetto al banco frutta mi ha spiegato che erano stati tolti perchè nessuno, a parte me, li comprava.
Ora mi chiedo… noi che siamo sempre alla ricerca della “pillola magica”, quella zeppa di antiossidanti per  prevenire l’invecchiamento, quella per la fragilità capillare… abbiamo la possibilità di integrare la nostra dieta quasi a costo zero semplicemente sostituendo la solita insalata di patate bianche con quella di patate viola, o sgranocchiare una carota ricca di antociani… e invece continuamo a spendere soldi in pastiglie su pastiglie.
Sia chiaro che non è una critica questa, semplicemente abbiamo a disposizione tantissimi strumenti di conoscenza (Internet in primis) e a volte dovremmo sfruttarli di più per conoscere meglio ciò che tocca la nostra quotidianità, come il cibo ad esempio.
Poco fa, finalmente, l’addetto del  supermercato mi ha confermato che, data la forte richiesta di patate viola da parte mia e di altre 3 signore alle quali ho spiegato cosa effettivamente fossero e quanto bene possano fare al nostro organismo, verranno rimesse tra gli ordini della settimana… è per questo che ora sono qua a scrivere questo post… basta chiedere, spiegarsi, CONOSCERE, e le cose si possono cambiare! (e credo che questo non valga solo per il cibo).
Ma allora, queste patate e queste carote, cosa sono?

PATATE VITELOTTE o patate viola
Sono patate originarie dell’America meridionale, in particolare della zona compresa tra il Cile ed il Perù, ma sono molto coltivate anche in Francia.
La polpa di queste patate è molto farinosa, ideale quindi per gli gnocchi, e dal sapore molto simile alla castagna.
Essendo patate molto farinose è sconsigliata la cottura al vapore (oddio, io le adoro al vapore proprio perchè sono belle “stoppacciose” eheeh) e spesso vengono addizionate a semplici patate bianche per la preparazione di gnocchi… lilla ^^
Per via delle loro caratteristiche sono ideali anche fritte, magari tagliate a lamelle sottili per farne delle chips (in Francia le patatine in busta sono anche così, violette), o aggiunte ad insalate di patata per rallegrarne la presentazione in tavola.
Dal punto di vista nutrizionale, essa per via del suo colore viola è definita “salva-salute”, in essa sono presenti le sostanze antocianine, protettrici nella prevenzione del cancro e dell’invecchiamento.
I mirtilli sono riconosciuti come frutti ricchi di antiossidanti, le patate viola sono una fonte ancora più ricca… e più economica.

BATATA ROSSA
Giacchè parliamo di patate, vorrei parlare anche di questa che io letteralmente adoro da quando l’ho assaggiata per la prima volta negli USA (forse perchè mi ricorda il sapore della mia adorata zucca??).
La Batata è la patata dolce americana, a polpa arancione.
Generalmente nei supermercati troviamo quella a polpa bianca, io questa la trovo solo da Naturasì (e dal negozio etnico che ho scoperto qua a Seregno!), ma anche qui è grazie al colore che abbiamo il “di più” rispetto a quelle comuni.
Ricca di fibre, calcio e fosforo, la batata rossa presenta al suo interno il triplo del fabbisogno giornaliero di vitamina A, oltre un terzo della vitamina C ed è nota per il suo potere antiossidante, emoliente e lenitivo.
Alcuni ricercatori del CNR di Padova, in collaborazione con l’Università di Vienna, hanno scoperto che il cajapo, sostanza contenuta nella buccia, produce una riduzione della glicemia basale e del colesterolo, con notevoli miglioramenti su pazienti affetti da diabete mellito di tipo II.
Come si consuma? Io prima di tutto non la sbuccio, anche perchè a crudo si presenta molto fibrosa ed è difficile pelarla, semplicemente la lavo per bene sfregandola con la mia spazzola in cocco (trovata da Naturasì, con essa sfrego anche le carote in modo da non doverle pelare perchè, come gran parte di frutta e verdura, la maggior concentrazione di sostanze nutritive sono proprio nella buccia, anche la mela è da mangiarsi rigorosamente con la buccia!).
Nella cucina “di tutti i giorni” io la cuocio a vapore e la consumo con una bella macinata di pepe nero, ma è ottima in versione “patatina fritta” spesso negli Usa ce le proponevano; provatela anche semplicemente al forno, la tagliate a spicchi o tocchetti, a parte fate una marinata di olio extra vergine, pepe, un pizzico di paprika piccante e un po’ di paprika dolce (affumicata magari), spennellate il tutto sulle patate ed infornate a 200°C fino a quando saranno tenere, salate e pepate prima di servire.
Infine, data la sua nota dolciastra, è ottima in purea all’interno dei dolci (la Potato Pie è un classico della pasticceria americana), negli impasti del pane, oppure nei curry (il curry di patate dolci è un classico della cucina vegetariana indiana).
CAROTE VIOLA o NERE
Ed infine le nostre carote viola (foto in cima al post).
Lo sapevate che in origine era questo il colore delle carote? Sono stati gli olandesi, nel 1720, con vari incroci a creare quelle arancio in omaggio alla dinastia regnante, gli Orange.
Anche qui, come per le patate, il colore viola indica subito la presenza degli antociani, della famiglia dei flavonoidi, ricchi di antiossidanti ed utili alla circolazione sanguigna. 
Fine, spero di non avervi annoiato troppo, personalmente mi piace conoscere, studiare, saperne sempre di più ^^

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