Vitel tonnè allo yogurt con contorno di patate viola

6 Giugno, 2010
Dopo la carrellata di antipasti, ecco il piatto di carne che ha seguito le lasagne di mio papà (di cui non ho nè foto nè ricetta perchè ne è solo lui custode segreto!!).
Non volendo caricare eccessivamente il pasto ho pensato a questo vitello tonnato reso più delicato dalla presenza dello yogurt al posto della maionese tra gli ingredienti della salsa. Si presta anche a pranzi e cene estive in quanto si prepara tranquillamente con anche un giorno di anticipo ed è bello che pronto al momento del rientro dalla spiaggia!
Se volete prepararlo, però, calcolate che la carne va cotta almeno la mattina del giorno prima e fatta raffreddare sino a metà pomeriggio nella pentola con il suo brodo di cottura, questo per mantenerla tenera. Passate queste ore l’ho tagliata a fettine sottili con l’affettatrice e conservata in frigo coperta da pellicola.
La mattina presto ho preparato la salsa e ho composto il tutto direttamente sul piatto da portata, conservando tutto in frigo coperto da pellicola per alimenti. Prima di servirlo l’ho lasciato una decina di minuti a temperatura ambiente.
Come contorno al piatto ho proposto dei pomodorini confit , un’insalata di patate viola e delle melanzane marinate con erbe aromatiche e pinoli tostati (prossima ricetta).

Ingredienti (per 8 persone abbondanti)
1 magatello di vitello da 1 kg
180g di tonno all’olio sgocciolato
1 carota
1 cipolla
1 foglia di alloro
1 limone
1 vasetto da 125g di yogurt magro
4 acciughe sott’olio
20g di capperi sottoaceto
sale e pepe

Mondiamo la cipolla e puliamo la carota. In una capiente pentola mettiamo la verdura e abbondante acqua, aromatizziamo con la foglia di alloro e qualche grano di pepe nero.
Non appena l’acqua sobbolle inseriamo con cura il magatello intero e abbassiamo la fiamma in modo che l’acqua rimanga ad un bollore non troppo forte che “stresserebbe” la carne mantenendola dura.
La carne deve cuocere per circa 1 ora, per capire se è cotta infilzatela con uno spiedino di legno, se esso la trapasserà senza difficoltà sarà pronta.
Spegniamo la fiamma e lasciamo che la carne raffreddi lentamente dentro il suo brodo, ci vorrà mezza giornata più o meno.
Quando la carne è ben fredda possiamo scolarla dal brodo e affettarla sottilmente con l’affettatrice.
A questo punto potete conservarla in frigo come ho fatto io o preparare la salsa e farcirla subito.
In un frullatore o minipimer, frulliamo lo yogurt, il tonno ben sgocciolato, le acciughe e la caraota che abbiamo cotto con la carne. Dovremo ottenere una salsa molto fluida, assaggiare e regolare di sale e pepe (oddio, io ho assaggiato alle 6 del mattino…!).
Disponiamo le fette di carne sul piatto da portata e ricopriamo con la crema, disporre un secondo strato di magatello sul precedente e ricoprire nuovamente con la salsa. Continuare fino ad esaurimento ingredienti.
Prima di servire ho decorato il bordo del piatto con una fila di pomodorini confit di contorno e, a parte, ho portato un’insalata di patate viola.
Ecco, a quanti di voi non è capitato di girare tra blog (italiani e non), sfogliare riviste e ricettari e scoprire cose che non avete mai visto??
Parlo di patate viola, ortaggi come il rabarbaro (per non parlare di certe spezie/erbe aromatiche) , sognare di poter possedere certi ingredienti ma poi arrendersi al fatto che in Italia certe cose “non esistono” e quindi riporre il suddetto ricettario “galeotto” nel cassetto.
Poi vi accorgete che in fondo… basta chiedere alla fruttivendola e… ve ne tornate a casa un paio di giorni dopo pedalando allegramente sulla vostra “Cicletta” rosso fuoco munita di ben 2 cestini di vimini e contenente un bel sacchetto di patate viola, con un sorriso da manga giapponese stampato sulla faccia, sfrecciando davanti a nonnette ignari della vostra conquista e facendole fare una bella giravolta su se stesse!

Poi arriva il momento magico in cui le sbucciate e le affettate e, magiaaaaa, avete tra le mani un tubero violetto/ lilloso, bello bello che vi spiace quasi mangiarlo e vorreste farlo vedere a tutti ( e qua “chi non capisce” troverà assurdo tutta questa agitazione per delle patate… ma a noi non importa giusto?).

Le patate viola, nel mio menù hanno costituito un’ennesima chicca (dopo l’insalata di fiori), una nota colorata a sottolineare il menù primaverile che avevo in mente, una netta protesta contro il grigiore dell’interminabile inverno che ci siamo lasciati alle spalle.
Le ho cucinate nella maniera più semplice, forse scontata, bollite in insalata.
Ma attenzione… è proprio la banalità e scontatezza del piatto che ha contribuito all’effetto shock quando i commensali si sono trovati di fronte all’insalata, forse proprio perchè alla voce patate in insalata si aspettavano tutti le parenti giallino/pallido che siamo soliti portare in tavola!

La ricetta… la volete?
No perchè ognuno la prepara a modo suo… se poi avete una parte del futuro parentado (la parte di Andrea) tedesco, bhe l’insalata di patate diventa un’istituzione (che forse cozza un po’ con l’altra metà bergamasca del parentado, sempre di Andrea… uhm, polenta e patate… mmhhh…).
Io direi che ognuno è libero di cucinare l’insalata come è solito fare, io cuocio direttamente le patate con la buccia, una vota fredde le pelo e le taglio a pezzettoni. Condisco con sale, aceto bianco e un filo di olio, in questo caso ho aggiunto anche dell’erba cipollina e prezzemolo.
Importante, la patata tende ad assorbire i condimenti, quindi conditela giusto un minuto prima di portare in tavola.

Domanda che sicuramente tutti vi porrete: ma di cosa sanno le patate viola??
Di patata ovviamente! L’unica particolarità che ho notato è la consistenza, assolutamente super farinosa, perfetta per gnocchi lilla ad esempio ;o)
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