Zimtsterne (stelline glassate alla cannella)
18 Dicembre, 2013
Sette giorni a Natale.
Le case iniziano a profumare di mandarini appena sbucciati, aghi di abeti freschi e candele accese dal dolce aroma di vaniglia…
E’ bello camminare per le strade, Seregno di primo mattino brilla della brina notturna, sfavillii di porporina che spolvera le strade e i campi dando un aspetto sempre più magico a tutto quello che mi circonda.
Ed è bello incontrare i soliti visi che, in questi giorni, si fanno sempre più sorridenti… è vero che forse l’avvicinarsi del Natale rende tutti più buoni, o semplicemente si torna ad essere un po’ bambini.
… e così Cesare mi saluta sbracciandosi da metà via mentre solleva le saracinesche della sua piccola macelleria, una delle più antiche di Seregno, la fruttivendola sorride dietro ad una pila barcollante di cassette di frutta mentre la sorella è letteralmente seduta nella cesta dei kiwi in vetrina, intenta a creare una piramide di lucide clementine…
La panettiera già da una settimana corre da uno scaffale all’altro del suo negozio con il cappellino da Babbo Natale in testa e la vetrina della vicina erboristeria trabocca di mazzolini di vischio e aghifoglio disposti con cura in ogni angolo del piccolo negozio.
Le ore trascorrono veloci come ogni anno di questi periodi, tra una scappata a Lecco dalla dolce Gaia che sforna frolle e Gingerbread House a tutto spiano nel suo The Baking Lab e la produzione personale di dolci natalizi.
Nel fine settimana passato a Stoccarda ho avuto modo di assaggiare per la prima volta questi biscottini di mandorle e cannella che spesso ho visto nei blog sotto le feste natalizie.
Sono sempre molto attratta dalla pasticceria nordica, sopratutto per quel che riguarda le frolle, ma in questi casi preferisco cimentarmi nella ricerca della ricetta giusta solo dopo aver assaggiato gli originali, e così è stato per queste Zimtsterne che, pensate un po’, sono un dolce legato alla tradizione ebraica, queste dolci stelle venivano mangiate dagli ebrei tedeschi dopo il digiuno di Yom Kippur .
Ingredienti (per circa 25 biscotti)
3 albumi (circa, non serviranno tutti)
pizzico di sale
250g zucchero a velo
200g farina di mandorle
100g farina di nocciole
2 cucchiai di estratto naturale di vaniglia (no vanillina!)
1 cucchiaio di cannella
una spolverata di noce moscata
Montare a neve gli albumi con lo zucchero a velo, sino ad ottenere una meringa lucida.
Mettere in una seconda ciotola le farine e le spezie, unire l’estratto di vaniglia ed il pizzico di sale.
Aggiungere l’albume montato, non tutto, ma quanto basta per ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso (a me ne sono avanzate 3 cucchiaiate circa).
Quel che avanza conservatelo in un contenitore ermetico in frigo.
Formare una palla e conservarla avovlta in pellicola infrigo per un’oretta.
Preriscaldare il forno a 120°C
Spolverare la spianatoia con un velo di farina (poca poca), stendere la pasta sino ad uno spessore di 5 mm e ritagliare le vostre stelle. Disporle su di una teglia rivestita in carta forno.
A questo punto in molti cuociono le stelle a 150°C ed una volta fredde le glassano con la glassa all’albume e zucchero. Io preferisco glassare a crudo e cuocere in forno a temperatura bassa (120°C) in modo che non vi sia albume crudo, sopratutto nel caso io voglia regalare i dolci a qualcuno o voglia conservarli a lungo nella scatola di latta.
Nel mio caso, ho glassato le stelline con l’albume montato avanzato dalla preparazione (è poco, quindi ne dovrete preparare altra, anche semplicemente mescolando dell’albume non montato con lo zucchero a velo sino ad ottenere un composto denso) ed ho infornato a 120°C per 30-35 minuti, il biscotto deve rimanere piuttosto morbido sul retro, non è un biscotto croccante.
Se invece preferite glassare una volta cotto il tutto infornate tranquillamente ad una temperatura sui 150°C per 15-20 minuti.
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