Paste di mandorla

13 Febbraio, 2011
Domenica mattina.
Scrivo dal bilocale di Andrea, io al pc e lui a dormire… a volte mi pesa un po’ essere così mattiniera, ho guardato l’ora sul display luminoso dell’orologio del comodino e segnava le 5.50, allora mi sono imposta di dormire ancora un po’, ho chiuso gli occhi e mi sono “addormentata”, speranzosa ho riguardato l’ora… 6.10… ok è inutile, non sono proprio “capace”!
In piedi, doccia, capelli, giro sui blog, una tazza di Nescafè. Fosse per me sarei già in giro per una Seregno sonnecchiante, se solo il tempo oggi non avesse deciso di mandarci nuvoloni a rovinare i piani dei mattinieri speranzosi.

Attendo con ansia le domeniche mattina di Aprile, l’aria tiepida e il profumo dei fiori. Quelle mattine dove decidi di prendere la bici e vagare per le viette del paese spingendoti sino poco più fuori tra i campi che  profumano di umido e terra smossa… e al rientro passare sotto le finestre spalancate delle viuzze del centro, le case più vecchie e abitate dai cittadini “più storici” (anagraficamente parlando ^-^), sentire gli echi delle televisioni accese, i canti delle Messe su Rete4… il profumo di pomodoro e basilico che ribolle nelle pentole…
La piazza centrale è un salotto cittadino, luogo di ritrovo degli anziani durante le mattine della settimana, dei bimbi all’uscita dell’asilo poco distante e delle famiglie dopo la Messa domenicale nella Basilica, il cui cupolone svetta tra i tetti e le tegole rosse di case antiche. 
I tavolini delle caffetterie che si affacciano sulla piazza si animano di persone, profumo di caffè tostato e piccoli pasticcini serviti in piattini minuscoli di porcellana, chiacchiericci e parlottii coperti dall’allegra scampanata della storica Torre del Barbarossa che con profondi rintocchi annuncia che è ora di rientrare a casa per il pranzo.
Nel giro di una manciata di minuti la piazza si svuota e nelle vie ritorna il silenzio rotto solamente dal tintinnio delle posate mentre le tavole vengono apparecchiate, i profumi si fanno più intensi e il calore del sole sempre più vivo…
I pasticcini della domenica mattina
330g farina di mandorla
330 zucchero a velo
2 cucchiaini di miele
2 albumi
essenza di mandorle

granelle di nocciole tostate, pistacchi, lamelle di mandorle, pinoli, ciliegine candite
1 tuorlo

In una capiente ciotola impastare tutti gli ingredienti (escluse le granelle e il tuorlo) e formare una palla di impasto.
Disporre le decorazioni di frutta secca in tanti piattini o ciotoline, con l’impasto di pasta di mandorla formare tante palline grandi come noci e passarle prima nel tuorlo sbattuto e successivamente nella granella.
Io ho appiattito le palline di impasto che ho voluto ricoprire con le lamelle di mandorla per avere un po’ di varietà di forma.
Per i pasticcini con la ciliegina ho semplicemente formato una pallina di impasto, senza passarla nel tuorlo, e vi ho appoggiato sopra la ciliegia premendo leggermente.
Cuocere nel forno caldo a 200°C per 8 minuti circa, attenzione che non si scuriscano troppo in fretta.
NB Utilizzare esclusivamente la farina di mandorle, ho fatto una prova riducendo in polvere delle mandorle intere unite a zucchero a velo, ma la consistenza finale non sarà mai farinosa come quella acquistata già pronta ed in forno il pasticcino si scioglierà completamente!
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