Biscotti spolverati di neve

25 Febbraio, 2013

Uscire sul terrazzo al mattino presto per stendere la biancheria, quasi in punta di piedi per non svegliare il pettirosso che oramai ha deciso di “abitare” qua da noi, accoccolato nel cantuccio accanto al vaso di gelsomino, davanti al piattino dove ogni giorno metto una bella manciata di semi di girasole…
Sono riuscita a farmi “seguire” fin qui, negli ultimi 4 anni ho sempre costruito mangiatoie per gli uccellini, semplici palle di margarina (il burro irrancidirebbe) zeppe di semi e noci che poi andavo ad appendere ai rami scheletrici degli alberi nel giardino dei miei genitori… arrampicandomi su scale barcollanti e graffiandomi le mani con i rami e le cortecce taglienti, ma felice di quel che facevo…
Quando mi sono sposata ed ho traslocato qua, nella casa dai finestroni affacciati sui tetti di Seregno, il mio unico rammarico era di non avere più alberi per le mie mangiatoie, nessuna palla di semi da sbirciare di tanto in tanto dalla finestra per sorprendere pettirossi ed uccellini… 
Già vi ho raccontato del mio legame con il pettirosso… la nonna che mi diceva sempre che quando scendono sui davanzali a cercar cibo c’era aria di neve… e ora che sono rimasta solo io, il pettirosso è il suo messaggio dal cielo, il suo “Ci sono ancora, ti osservo sempre…”… immaginate quindi le mie lacrime quando pochi mesi fa mentre impastavo il pane mi sono ritrovata due occhietti che mi fissavano dal vetro della cucina, una palletta di piume dal pancino rosso volata fin qua su, nel mio appartamento circondato da cemento e palazzi… e da allora non se n’è più andato, ogni giorno mi cinguetta da dietro quel vetro e ora dorme con noi, accoccolato tra i filari di gelsomino… e la domenica mattina spesso me lo sono ritrovato saltellare davanti a me mentre, con la torta per la colazione tra le mani, correvo verso la mia piccola scuola di cucina… e anche adesso che scrivo il suo cinguettio sommesso fa da contrappunto al ticchettio secco dei tasti sulla tastiera…
Sono piccole cose, spesso scontate, ma capaci di darti gioie senza paragoni.
Così come il senso di gioia che provo setacciando lo zucchero a velo sui biscotti, impacchettandoli con cura… semplici canestrelli spolverati di neve, burrosi come un caldo abbraccio, delicati come un bucaneve.

E anche il week end appena concluso l’ho trascorso in compagnia di nuovi volti, persone che finalmente hanno un viso e non più un semplice nomignolo nei commenti dei miei post. 
E come sempre, mani che impastavano e chiacchiere… come se ci si conoscesse da sempre, tazze fumanti e biscotti condivisi… e tanta… tanta… tanta neve ^^
Frolla montata al cacao

Andrea, qualcuno mi ha fatto notare che… mangi sempre!

Canestrelli
Come ogni settimana, per colazione offro un dolce un po’ particolare.
Oggi una crostata vegana con frolla integrale, senza burro e uova.
E’ stato amore al primo assaggio!

Occhi di bue
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