Dicembre… profumo di Natale e biscotti: cantucci toscani!

3 Dicembre, 2009

Sembrava lontano, giornate di sole e temperature tiepide… ma alla fine Dicembre è arrivato, lo annuncia l’aria di vetro del primo mattino, l’odore di freddo e le prime brinate, distese di terra e brillantini, gli stessi che ti si appiccicano sul viso e sulle mani in questi giorni di preparativi e… attesa.

Sì perchè è proprio quest’ultima, l’attesa, che rende magico questo mese, o almeno così è per me.
Vivo un Natale di ricordi legati all’infanzia e negli ultimi mesi vivo anche di grandi speranze e progetti di Natali futuri… con la persona che amo.
E così, tra un pensiero e l’altro, ritorno ai miei piccoli riti legati al Natale: l’albero che svetta in soggiorno e l’odore di polvere e muschio che esce dagli scatoloni… le palline, oddio ce ne sono alcune che risalgono alla mia infanzia, è impressionante pensare che sono le stesse sfere lucide che toccavo da bambina, nelle quali passavo ore a osservare il mio riflesso deformato…mi ci rifletto tutt’ora… e come in una sfera di cristallo mi ritrovo al di là dello specchio (oddio, ecco che ritorna la mia anima Carrolliana…ma che ci volete fare, oramai Carroll e Alice mi hanno segnata per sempre), e mi ritrovo in un soggiorno di un’altra casa, quando l’albero era proprio un’esplosione di colore: palle rosse e blu, capelli d’angelo argentati, luci multicolor…ahh, gli anni 80! Dall’appartamento in cui ho vissuto da piccola c’erano finestre altissime che partivano dal livello del pavimento e in soggiorno l’albero si trovava di fronte ad una di queste, io e mio papà avevamo un accordo segreto: la sera quando tornava a casa dal lavoro io dovevo accendere le luci dell’albero e lui dalla strada lo avrebbe visto, era il mio modo per dirgli che a casa lo stavo aspettando.
Con il tempo l’albero si è poi evoluto, raffinato direi… madre e figlia arredatrici, scuole d’arte e Accademie varie ci hanno orientato per un albero monocromatico, avorio e oro, con angeli creati da noi, palle di vetro soffiate decorate da me, biscotti di frolla appesi, collane color bronzo e pupazzetti di lana cotta… le luci bianche e minuscole, come piccoli brillanti.
Ma i riti non mutano, anche se con amarezza e rimpianto noto che oramai sono io che me ne occupo, non più una tradizione da compiersi assieme, e quasi temo quando io me ne andrò… la paura di non trovare più palline in cui giocare col mio riflesso e frugare tra i ricordi mi spaventa…

Verranno tanti alberi nella mia vita, tradizioni da rinnovare e perchè no, reinventare… pigne e nuovi biscotti da ritagliare e cascate di lucine da far brillare nella notte.
A volte non vedo l’ora di tutto questo, altre volte invece mi piace accoccolarmi nei miei ricordi di lana, ovattati e dal profumo di muschio e polvere.

Come tradizione comanda, albero di Natale in soggiorno e profumo di biscotti nell’aria.

Ingredienti
1 kg di farina 00
1 kg di zucchero
8 uova (separare tuorli da albumi)
una bustina di lievito
2 cucchiai di anice in polvere
500g di mandorle a pezzettoni con la pellicina

In una capiente ciotola setacciare la farina con lo zucchero, il lievito e l’anice; unirvi gli 8 tuorli e impastare a lungo. A parte montare a neve ferma gli albumi e con un cucchiaio di legno incorporarli all’impasto.
Impastare energicamente aggiungendovi di volta in volta le mandorle, sino ad ottenere una grossa palla compatta. Formare dei salsicciotti di impasto (in forno lieviteranno, quindi non fateli troppo spessi) e adagiarli su delle teglie da forno ricoperte di carta-forno. Preriscaldare al 180° e infornare per circa 20 minuti, i filoncini devono essere ancora morbidi quando li estraete, quindi in base al vostro spessore controllate di tanto in tanto la cottura.
Una volta estratti dal forno, con un coltello da pane affettate i vostri filoncini in modo da ottenere i vostri cantucci (tenete uno spessore di 1 – 1,5 cm), adagiateli nuovamente sulla carta da forno e proseguite la cottura per altri 10 minuti rigirandoli di tanto in tanto (non devono scurirsi).
Una volta freddi conservateli in una scatola di latta in modo che non diventino molli.

PS Questo tipo di biscotto è veramente duretto, perfetti da inzuppare in un vino liquoroso.
Le dosi dell’impasto sono abbondanti, io ho dimezzato tutto anche perchè diverrebbe difficoltoso maneggiare a mano 2 kg di composto!

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