Il profumo più antico del mondo

28 Gennaio, 2013
Scrivo dalla mia solita finestra affacciata sui tetti di Seregno che pian piano si ricoprono del bianco dei piccoli fiocchi di neve che da un paio di ore scendono copiosamente dal cielo.
Una neve annunciata da quel freddo  pungente che mi ha colpito ieri pomeriggio, quando mi sono chiusa alle spalle la porta della scuola  portando con me il caldo profumo di pane appena sfornato.
Questa neve mi riporta alla mente tante immagini che sin dalle scuole medie mi sono stati posti dinanzi agli occhi, questi sono i giorni della memoria … chi non ha mai visto quei fotogrammi di campi brulli, filo spinato e neve… e fantasmi dagli occhi vuoti che fissano la macchina fotografica…
Ci penso e non posso che ritenermi fortunata ad avere quello che ho, e non si parla di beni materiali, ma di una vita serena, amicizie vere, persone care e affetto.
L’affetto che traspare dai piccoli gesti, come Solej che ieri ha bussato al vetro della scuola e mi ha regalato un muffin di lana cotta per il mio compleanno ^^. Roberta con la sua bellissima candela decorata con il cilindro del Cappellaio matto, mia zia con un bigliettino di auguri sperluccicoso e pieno di dolci e tortine disegnate…
E ancora Alice, Silvia, Barbara, Laura, Alessandra… e tutte le persone che sto incontrando in queste settimane… mani strette, abbracci, sorrisi, tazze di tè e biscotti sul davanzale a raffreddare… un sogno sempre più reale.
Ieri, 27 Gennaio, si è tenuto il primo corso di panificazione.
Ho volutamente inserito delle ricette della tradizione Ebrea proprio perchè questi sono i giorni legati al Ricordo del dolore e al rispetto.
Una delle cose che lega popoli di cultura e religione diversa è proprio il pane, da tutti rispettato, segno di vita e di mille altre sfaccettature simboliche a seconda della cultura del popolo, ho quindi reputato interessante far conoscere alcune tipologie di pani legati alla popolazione ebrea proponendo anche un veloce pranzo a tema.
La giornata è letteralmente volata, iniziata con sguardi forse un po’ timorosi verso quei vasetti di pasta Madre che le ragazze si sono trovate alla postazione di lavoro… ma è bastato davvero poco per rimanere incantati di fronte all’impasto in lievitazione, al lento sospiro del lievito sotto i teli, alle nuvole di farina e al caldo profumo che fuoriusciva dal forno… il profumo più antico del mondo.

Che emozione… il primo rinfresco! ^^
Pasta madre pronta per la maturazione

Le tecniche di impasto

 … le pieghe di rinforzo

 Il pranzo, tutti siamo convinti che il Bagel sia un pane americano, in verità è stato importato negli Stati Uniti dagli emigranti polacchi, si tratta di un lievitato presente nei territori in cui vi sia una popolazione ebrea aschenazita.
Il suo sapore è reso particolare dalla levitazione a cui  segue una bollitura in acqua e malto che precede la cottura in forno.

 Torta tipica della festa di Tu Bi’ Shvat (ricetta a fine pagina)

Si ricomincia.
Forgiatura dei panini al latte (quelli da party/hamburger per intenderci ^^)

 Questo è uno dei due pani a lievitazione naturale impastato al primo mattino e fatto lievitare per circa 6 ore

Prima della cottura
Cotto

 La Challah, tipico pane ebreo, di solito viene forgiato in una treccia a 6 capi… noi l’abbiamo fatto a 5… psss non ditelo al Rabbino!!!!

 Treccia ai semi di papavero (lievitazione naturale)

Grissini

E a questo cosa gli è capitato??

 Ho scoperto questo dolce grazie al blog di Labna, si tratta di una torta di frutta secca (senza latticini, come di consueto per la cucina ebraica) che celebra la festività del capodanno degli Alberi.
Ingredienti (per uno stampo da PlumCake)
60g di farina
80g di zucchero
1 cucchiaino di lievito per dolci
3 uova 
200g di frutta secca (albicocche, mirtilli rossi, uvette, datteri, fichi secchi…)
200g tra noci, anacardi, nocciole, mandorle, pinoli
1/2 cucchiaino di cannella
un pizzico di noce moscata.
Per prima cosa tagliare la frutta secca (albicocche, fichi…) a pezzetti e porli in acqua tiepida per una decina di minuti, dopodichè strizzarli per bene.
Spezzettare grossolanamente le noci, mandorle…
Pre-riscaldare il forno a 150° e foderare uno stampo da plumcake.
Sbatttere vigorosamente (con le fruste elettriche o a mano) le uova con lo zucchero, unirvi la farina, spezie ed il lievito setacciati e amalgamare con un cucchiaio di legno.
Per ultimo incorporare tutta la frutta secca.
mescolare con cura e versare l’impasto nello stampo.
Infornare e cuocere per un’ora e mezza, passata la prima ora è opportuno coprire con dell’alluminio la superficie del dolce in modo che non bruciacchi.
Sfornare e lasciar raffreddare prima di tagliare a fette.
Conservare il dolce avvolto in carta stagnola in frigorifero.

Volendo le fette possono essere ri-cotte nel forno, andandole così a tostare e biscottare come con i cantucci. otterrete dei biscottoni.
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