Insalata di mandorle

26 Maggio, 2015

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Spesso mi si chiede come rinuncio ai “piaceri” della tavola, come se la scelta alimentare mia (e per molti versi anche di Andrea) fosse una sorta di dieta e di privazione alla quale ci costringiamo ogni giorno.

E’ vero, abbiamo rinunciato allo zucchero, ma se vogliamo i dolci in casa non mancano di certo… basta un avocado ben maturo, cacao, qualche dattero o una banana e otteniamo una morbida mousse da servire come dessert a cena… un burro di nocciole ottenuto lavorando in un robot della frutta secca tostata, con l’aggiunta di cacao e un paio di datteri, diventa una crema spalmabile da mangiare a colazione senza dover dare la caccia a chissà quale marca di crema di nocciola senza olio di palma.
Ma anche della semplice frutta fresca e matura è un dolce, dire di no allo zucchero vuol dire resettare il senso del dolce e settarlo su una nuova scala dove spesso una banana troppo matura può addirittura dar fastidio da quanto è zuccherina.

Nella cucina “salata” di tutti i giorni ci siamo accorti come una semplice insalata verde possa divenire un vero e proprio piatto principale se arricchita con noci e semi oleosi, zenzero fresco grattugiato direttamente in ciotola, una cucchiaiata di yogurt e di senape in grani … carote e funghi crudi… barbabietole croccanti e altre verdure crude ( gli asparagi ad esempio, crudi sono stati una vera scoperta!); una classica insalata russa è ugualmente golosa se al posto della maionese si utilizza yogurt di soia con limone e un pizzico di senape, e gli hamburger realizzati con sempre diverse qualità di legumi e spezie sono comodi e veloci da tenere pronti nel congelatore…

Le mandorle sono il mio “dolce” a colazione, le metto nello yogurt assieme alla granola o semplicemente ne mangio una manciata dopo aver corso i miei 7 km all’alba, altre volte _ se mi ricordo_ le ammollo in abbondante acqua la sera prima in modo da farle reidratare e divenire morbide, così da poterle frullare ed arricchire di proteine il mio smoothie.
Proprio in una di queste mattine Gaia mi raccontava di come si fosse creta un’insalata “spaciugosa” di quelle da mangiare con i crostini (come l’insalata russa) sfruttando le mandorle ammollate la sera precedente.

Da cosa nasce cosa, si sa, e con le verdure di stagione che avevo in frigo, l’immancabile yogurt e una spruzzata di limone, è nata l’insalata di mandorle.
Ho dei ricordi piuttosto vivi delle “insalate da crostino”, quelle che nelle occasioni festive ti ritrovi sul triangolino di pane tostato o nel vol-au-vent sulla tavola di Natale. L’immancabile insalata russa (che non mi ha mai fatto impazzire) e quella capricciosa che, forse per la sua consistenza un po’ più croccante e quella punta di aceto, mi ha spesso intrigata sin da piccola.
Ecco, l’insalata di mandorle è diventata la mia “insalata da crostino”, una variante primaverile all’insalata russa che preparo di tanto in tanto in inverno, da personalizzare di volta in volta con le erbe aromatiche del giardino e con la verdura che trovate al mercato.

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Tempo: 3 ore di ammollo + 10 Minuti per la Preparazione + 4 ore di riposo

Difficoltà: facilissimo
Vegan
Informazioni Nutrizionali (per 1 persona)
_  Calorie 103 _ carboidrati 7,1 g _  Grassi 7 g  _ Proteine ​​4 g

 

Ingredienti (per 4 persone)

50 g di mandorle con la pelle
100 g di mela rossa
3 coste di sedano (scegliete Quelle Centrali, più tenere)
100 g di ravanelli
1/4 di avocado ben maturo
3 cucchiai di yogurt di soia
3 cucchiai di succo di limone
un Mazzetto di erba cipollina
4 cucchiai di aneto fresco
sale e pepe qb

Mettere a mollo le mandorle per almeno 3 ore in abbondante acqua fredda.

Scolare le mandorle e ridurle a granella.
Lavare e tagliare la verdura, tagliandola a fettine sottili. Pelate l’avocado e riducetelo a tocchetti, fate lo stesso con la mela ma mantenete la buccia. Spremete il limone e mescolatene 3 cucchiai di succo con lo yogurt.
Disponete tutti gli ingredienti in una ciotola, condite con il dressing di yogurt, regolate di sale e pepe e aggiungete le erbe aromatiche tagliate finemente. Amalgamate e fate riposare in frigorifero almeno 4 ore.
Servite accompagnando con crostini o crackers.

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