Settembre… ricominciamo dalla colazione? Overnight oatmeal ( e piccole nozioni “nutrizionistiche”)

2 Settembre, 2013
Settembre lo senti dall’aria… inizia ad odorare di terra bagnata dall’umidità della notte, quel vago sentore di freddo che ti fa rabbrividire il primissimo mattino… e poi c’è quella foglia color ruggine che ti sorprende cadendo ai tuoi piedi mentre percorri i viali del parco… una foglia, due, tre… e in un battito di ciglia ti ritrovi a camminare su un morbido tappeto dai color ruggine che scricchiola sotto i tuoi passi.
Settembre lo vedi, con i colori dell’estate che pian piano si fanno più tenui, nelle vetrine del fruttivendolo i pesca e i rossi lampone  vengono sostituiti con i ruggine delle pere abate, le Williams verdi, le prime mele Gala a cui seguiranno Stark e le piccole Annurche … poi arriveranno le arance, i caki… la zucca tonda e panciuta fa già bella mostra e aspetta solo i primi ricci di castagna per dirci che oramai l’estate è solo un caldo ricordo.
Settembre… in un lampo ti ritrovi immersa nella quotidianità di sempre, odore di quaderni nuovi, matite appuntite… sbuffi  di fumo dai comignoli… e quell’interruttore della corrente elettrica che sempre più presto ti accorgerai di dover premere mentre leggi un libro sul divano.
Le stagioni mi affascinano, sento nostalgia di ognuna di essa… non apprezzeremmo l’ estate se non ci fosse il freddo inverno…

Già in passato ho fatto alcuni accenni alle proprietà degli alimenti, sopratutto alla questione dell’ IG Indice Glicemico.
Prima di tutto cosa è l’IG: esso è rappresentato da un numero che indica la velocità di digestione e assorbimento dei carboidrati contenuti nei cibi ( non si parla solo di farinacei, anche frutta e verdura contengono i carboidrati), più questo numero è alto ( il pane bianco, il riso bianco, i biscotti comuni, hanno un indice glicemico compreso tra il 70-80 %, rientrante nella fascia “alta”) e maggiore sarà il picco glucosio che scatterà appena assunto l’alimento, picco che però si esaurirà velocissimamente dandoci inizialmente una sensazione si sazietà ed energia, ma nel giro di poche ore si arriverà ad un repentino calo di energia con senso di fame e spossatezza.
Al contrario, alimenti con indice glicemico minore (frutta, verdura, ma anche i cibi integrali come riso e pasta integrali, pani integrali, cereali integrali _ non quelli zuccherosi e “dietetici” che vediamo in tv_ ) non provocano un picco glicemico nel sangue ma un incremento meno rapido e più sostenuto nel tempo, quindi con una sensazione di sazietà ed energie che si protraggono per più ore.

In parole povere, Andrea da anni abituato a far colazione alle 6.30 del mattino con una ventina di biscotti alla panna (del Mulino) e circa 300g di latte intero si ritrovava alle 11 con una fame mostruosa e capogiri, tanto da doversi fermare dal lavoro e spiluccare qualcosa (cosa che tra l’altro a lui non piace, preferisce non mangiare fuori pasto).
Da quando ci siamo sposati abbiamo sperimentato varie colazioni, inizialmente granole fatte in casa (quelle che in commercio trovate sotto il nome di muesli croccante, ma che in realtà in tutto il resto del mondo si chiamano granole, il muesli è un’altra cosa, in Italia facciamo sempre un po’ di confusione su queste cose), fatte in casa proprio perchè così come i cereali “integrali dietetici” pubblicizzati in tv tra gli ingredienti c’è comunque glucosio ( IG 100!), poi siamo passati ai fiocchi di avena.
Ora con questa colazione (fatta alle 6 del mattino) tira tranquillamente le 13, orario in cui inizia ad avvertire fame e che coincide con la pausa pranzo.

L’avena ha IG 40 (i cereali “light” industriali 70), un numero molto basso considerando il fatto che si parla di cereali e non di verdure (che hanno un IG massimo pari a 35-40), questa “ricetta” è diffusissima all’estero, Stati Uniti in primis (qualcosa di sano ogni tanto lo mangiano anche loro ^^) e in Germania ( lì si chiama Muesli ed è piuttosto simile, magari prossimamente vi preparo anche quello!), consiste nel mettere in una ciotola un quantitativo di fiocchi di avena (per Andrea 70g, ma in genere una buona porzione si aggira sui 40-50g) e ricoprirli con abbondante latte (vaccino o vegetale, non deve essere a filo cereali ma qualcosina in più), si aggiungono dolcificanti naturali (frutta disidratata, uvette, bacche di goji, datteri secchi…) e si mette tutto in frigo.
Il mattino dopo l’aveva avrà assorbito il latte gonfiandosi ed ammorbidendosi, anche la frutta si sarà reidratata. A questo punto non rimane che aggiungere un altro goccio di latte (qualora fosse stato assorbito tutto), frutta secca (mandorle, noci…) semi (sesamo, lino, zucca, girasole…) e frutta fresca di stagione (qua nella foto pesca), se volete un filo di sciroppo d’acero (con IG minore rispetto al miele) e la colazione è pronta, una botta di energia (a lento rilascio).
Anche se non siete vegani, giocate con i sapori, usate un latte di riso o di mandorla (non zuccherato, qua le ricetta per farvelo da voi), questi prodotti hanno sapori dolci e particolari che possono farvi variare di volta in volta la vostra colazione.
In autunno potete aggiungere delle castagne morbide (quelle lessate) che stanno particolarmente bene con il latte di avena o di kamut, un pizzico di cannella, mela a pezzetti e noci…
Insomma ad ogni stagione i suoi sapori.
La variante “calda” ed invernale è il porridge, ma di quello se ne parlerà con i primi freddi!

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