La trasparenza dell’acquerello e la leggerezza delle meringhe…

12 Febbraio, 2010


Chi mi conosce da tanto sà che prima della cucina… prima dei dolci… prima di tutto… c’è stata e tutt’ora c’è… l’arte.
Ho preso in mano i miei primi pennelli all’età di tre anni… a cinque sono passata alle tempere… a dieci le chine… A undici anni ho fatto la mia prima copia di Carretto Blu di Vincent Van Gogh e a tredici dipingevo ad olio… durante gli anni di Liceo Artistico ho scoperto il ritrattismo, la bellezza della figura umana, il fascino di ritrarre perfetti sconosciuti indovinandone l’anima dai tratti del viso, ha iniziato così la mia segreta attività da ritrattista sui treni, in spiaggia, al parco…ovunque ci fossero visi da catturare in pochi e semplici tratti a matita, il tutto senza che nessuno si accorgesse di nulla, nessune forzature o pose innaturali.

Poi mi sono “stufata” delle limitazioni del semplice foglio di carta e ho iniziato con i muri dipingendo Trompe d’oeil sulle pareti…
Sono arrivata ad un punto dove anche i pennelli e i colori mi limitavano… e la mia voglia di creare, non solo con l’ottica delle gamme cromatiche, si è estesa ai profumi e ai sapori, da lì è nata la mia seconda vita in cucina… ho capito come potevo trasferire quello che ho sempre saputo fare con i pennelli e i colori in ambito gastronomico, con la sola differenza che ora le sfere sensoriali interessate coinvolgono interamente i cinque sensi.

Perchè dirvi tutto questo… semplicemente per spiegare che io sono sempre quella che crea, quella che non sa bene cosa farà domani ma che sicuramente è convinta di quello che è ora e che sempre sarà… artista nelle piccole cose, artista della mia vita, che magari non mi porterà a nulla di concreto, ma che sicuramente lascerà un segno nelle persone che avrò la fortuna di incontrare.


Ora sto dipingendo… dopo un po’ di tempo sono ritornata alla carta e ai pennelli, proprio perchè prima di tutto sono questi oggetti che hanno segnato la costante nella mia vita… ho riscoperto quanto sia bello perdersi tra le velature del colore, entrare nel proprio quadro, sentire i pennelli come il naturale prolungamento delle proprie dita…

La ricetta… quella c’è sempre, il mio presente è anche questo: una ricetta leggera ed eterea, come del resto lo sono le velature dell’Acquerello a cui sto lavorando, come leggere ed eteree sono le fate e gli elfi del mondo che sto creando.
Ingredienti per una ventina di meringhette
2 albumi
120g di zucchero ( di cui 60g a velo)
20g di Maizena
Montare a neve gli albumi (vecchi di un paio di giorni e a temperatura ambiente) per un paio di minuti, quando sono ben sodi aggiungere a pioggia lo zucchero semolato e continuare a montare con lo sbattitore.
Aggiungere lo zucchero a velo unito alla Maizena e continuare a montare a neve per un totale di 10 minuti.
Riscaldare il forno a 80° e con una sac a poche (o un cucchiaio) formare delle meringhe sulla piastra del forno (fredda e coperta con carta da forno) e infornare fino a quando saranno completamente asciutte, sopra e sotto. Io le ho tenute per circa 3 ore, l’ultima ora ho tenuto lo sportello del forno socchiuso in modo che l’umidità uscisse e le meringhe asciugassero meglio.
Una parte delle meringhe l’ho decorata con del cioccolato fuso.


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