Torta vegana al cacao, zucca e pere ed un dolce Autunno a tutti!

23 Settembre, 2013

C’è un che di simbolico nell’atto di spalancare le persiane, ti affacci al nuovo giorno… ad una nuova vita… ad un nuovo anno… 
E così è stato ieri, dopo quasi due mesi di chiusura estiva della Scuola, ho spalancato le persiane in legno che danno sulla vietta nel cuore di Seregno, una vietta che si snoda tra le case più vecchie, quelle che una volta costituivano “il paese” come diceva sempre mia nonna, laddove c’era il panettiere, il fruttivendolo (che tutt’ora mi spaccia la mia adorata zucca tutto l’anno) ed il macellaio.
Adoro gli attimi che precedono l’arrivo dei miei “ospiti”, visi nuovi e sconosciuti da ricollegare a nikname su Instagram, Facebook o semplici commentatori di questi post, spessissimo persone che arrivano “da lontano”, c’è chi ha fatto centinaia di chilometri per passare 7 ore assieme e ogni volta un brivido mi sale lungo la schiena perchè mi sembra di non meritare tutta questa attenzione, e più che dire grazie a queste persone non so che fare, davvero!
Finalmente ieri le quattro mura che ancora conservano il tepore dell’estate che pian piano ci sta lasciando hanno ricominciato a profumare di biscotto, i lampadari a goccia hanno ripreso a riflettere la loro luce infrangendosi tra i pendenti sfaccettati di cristallo e tra i miei primi tagliabiscotti oramai arrugginiti che  ho appeso a tenermi compagnia e a ricordarmi la strada percorsa da allora sino ad oggi, gli sbagli, gli errori e la voglia di migliorare sempre di più e, sopratutto, di correre dietro a questa passione che pian piano è maturata, silenziosamentre, tra uno spartito e un foglio da disegno, perchè tutto è arte… anche un biscotto… se facendolo c’è sentimento e passione.
Ieri abbiamo salutato l’autunno sfornando cheesecake, Angel cake soffici come nuvole profumate di vaniglia, brownies al cioccolato e noci, carrot cake, cookies, muffin … ma abbiamo anche chiacchierato, riso, fatto nuove amicizie (e questo è sempre la cosa che più mi affascina di questo lavoro), coltivato passioni già radicate in alcuni e emergenti in altri.
Ho conosciuto Francesco, uno tra i più giovani ragazzi che è entrato nella scuola, con i suoi 15 anni di sogni e desideri per un futuro in pasticceria e che sono più che certa che si avvereranno, Alessandra che si è ritrovata avvolta dal profumo delle mie vaniglie il cui aroma l’ha perseguitata anche al ritorno a casa ^^…
Ed il corso è volato così, accompagnato dalle note dei pianoforti che suonavano nella sala da concerto accanto alla scuola, dove i finalisti del Concorso Internazionale Ettore Pozzoli si stavano esercitando, note trasportate per quelle viette nel cuore di Seregno da un caldo vento di fine estate profumato di vaniglia e cioccolato.



Come in ogni corso, la domenica mattina ritaglio sempre una mezzoretta da dedicare alla colazione tutti assieme.

Ogni volta propongo un dolce diverso e “particolare” per far capire che la pasticceria non è fatta solo di burro, zucchero e farina, ma anche di ingredienti naturali e sani che, se ben dosati, possono appagare vista e gusto.

Questa estate ho tenuto una degustazione di pasticceria vegana in un negozio biologico di Seregno, tra i dolci assaggiati c’era la TofuCheesecake, i brownies alla banana pubblicati qualche giorno fa, e una torta alle zucchine e cacao. Quest’ultima ricetta mi è stata regalata da Paola una ragazza che ha frequentato lo scorso anno un paio di corsi, oggi vi ripropongo questa ricetta con la variante zucca al posto delle zucchine e un altro paio di mie modifiche.


Ingredienti (per una torta diametro 22 cm o 6-8 mini plumcake )


300g polpa di zucca cotta al vapore (ottenuta da circa 350g di zucca cruda al netto degli scarti)
230g farina 00 (per la versione gluten free vedere il mix proposto qui)
50g cacao amaro di ottima qualità
50g di cioccolato fondente
1 bustina di lievito per dolci
180g zucchero di canna (Demerara)
60g di succo concentrato di mela (nelle erboristerie o negozi di alimenti bio)
50g di acqua
80g olio di mais
piccole pere 
Per prima cosa pulire e cuocere la zucca, io la metto in un piatto idoneo al microonde, la copro con pellicola alimentare e cuocio alla massima potenza per  circa 4-5 minuti, sino a quando risulta tenera. 
Una volta tiepida la schiaccio con una forchetta.
In una capiente ciotola versare la farina, lo zucchero, il lievito ed il cacao.
A parte amalgamare la polpa di zucca con l’olio e il succo concentrato di mela.
Unire gli ingredienti umidi alle polveri amalgamando con un cucchiaio o con un frullino elettrico, aggiungere l’acqua poco alla volta sino ad ottenere un composto morbido.
Infine unire il cioccolato tagliato a pezzetti.
Tagliare a metà le pere avendo cura di non rompere il picciolo, con un coltellino estrarre i semi e la parte legnosa tutt’attorno (il resto si mangia, quando sono così piccole io mangio tutto, semi compresi!).
Versare un paio di cucchiai di impasto in ogni formina, adagiarvi la mezza pera e riempire ancora sino a 2/3 della capienza dello stampo.
Per evitare che il picciolo bruci in cottura, avvolgerlo con cura con un pezzettino di carta argentata per alimenti.
Infornare a 180°C per circa 40 minuti, verificare la cottura con uno stuzzichino.
Una volta estratto dal forno il dolce presenta una superficie molto asciutta, come tutti i dolci fatti con le polpe di frutta ( e come tutti i dolci in generale)  il loro consumo è consigliato il giorno dopo, avendo cura di conservarli coperti con una cupoletta di vetro o in un contenitore. 
In questo Modo durante il riposo il dolce tornerà ad essere umido anche in superficie a causa dell’umidità rilasciata dagli ingredienti e il suo sapore sarà più aromatico e pieno.

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